La ricostruzione non potrà però estromettere altri se non la società attualmente concessionaria. Residenti e commercianti intanto chiedono certezze sul loro futuro: "Vogliamo risposte, non elemosina". Bucci a Roma per modificare il decreto FOTO
Chiedono la riapertura delle strade della valle, perché dopo il crollo del ponte Morandi la città è tagliata in due. "Siamo dentro un muro, siamo intrappolati", denunciano abitanti e commercianti che oggi sono scesi in piazza a Genova al grido di "Liberate la Valpolcevera", la vallata del quartiere di Certosa e della zona rossa del Morandi. "Vogliamo risposte, non elemosine", ripetono. (LE FOTO SIMBOLO). Intanto, mentre il sindaco Bucci - commissario per la ricostruzione - ha fatto sapere che oggi e domani è a Roma per chiedere "di modificare il decreto nel modo migliore possibile" (COSA PREVEDE), il segretario dell'Antitrust Filippo Arena ha riferito in Parlamento che secondo l'Autorità l'esclusione di Autostrade dalla ricostruzione è giustificabile. Al contrario, l'estromissione delle altre società concessionarie "non trova adeguata giustificazione".
Autostrade: "Con noi ricostruzione in 9 o 16 mesi"
Anche Autostrade è intervenuta in audizione. L'amministratore delegato Giovanni Castellucci ha spiegato che se la ricostruzione del ponte di Genova venisse affidato ad Aspi, cosa che però al momento è esclusa dal decreto al vaglio del Parlamento, la società "ha studiato diverse possibili soluzioni", che prevedono, per "quella con i tempi più accelerati, circa 9 mesi per la demolizione e la ricostruzione" e per il cosiddetto 'progetto Piano" "circa 15-16 mesi". Il manager ha spiegato che "non sono promesse, ma impegni sui quali noi riteniamo di poterci impegnare contrattualmente".
Toninelli: il decreto sarà migliorato
Toninelli, intanto, ha rassicurato gli sfollati: "Non contestate il decreto perché non è solo scritto col cuore ma anche con una tecnica giuridica cosi elevata che permetterà al commissario Bucci di lavorare bene senza preoccuparsi dei ricorsi". Immediata la risposta del governatore Toti, che spera che il decreto "sia scritto anche col cervello. Ci auguriamo tutti che il decreto sia a prova di ricorsi ma lo verificheremo purtroppo sulla nostra pelle tra pochissimo".
Sfollati: non ci raccontino bugie
In mattinata il ministro ha incontrato gli sfollati, che gli hanno chiesto di "non raccontare bugie". "Il ministro si è detto disponibile a intervenire pesantemente per modificare il decreto sia nella parte legislativa-normativa sia in quella degli indennizzi. Lo verificheremo, oggi noi non applaudiamo nessuno", ha detto Franco Ravera, referente degli sfollati. "Il ministro si è anche impegnato - ha aggiunto - a incontrarci nuovamente la prossima settimana per aggiornarci e speriamo in quell'occasione di vedere i primi risultati". I manifestanti hanno poi consegnato al ministro Toninelli "un plastico della Valpolcevera: un muro, noi siamo dietro un muro!", hanno detto gli organizzatori.
Commissaria Ue: Europa pronta a fare la sua parte
Il governo è al lavoro anche per chiedere l'accesso ai fondi europei per la ricostruzione. E dall'Europa, a sostegno dei genovesi, sono arrivate anche le parole del Commissario Ue ai Trasporti, Violeta Bulc: "L'Europa - ha detto - è pronta a fare la propria parte per aiutare Genova e la Regione con l'obiettivo di ridare il futuro a questo territorio".
Bucci: ottime rassicurazioni
Il commissario Bucci si è detto soddisfatto dell'incontro con Bulc: "Ho ricevuto ottime rassicurazioni". "Gli sfollati sono la nostra priorità numero uno", ha sottolineato però il sindaco al termine dell'incontro. "Il nostro obiettivo è farli tornare nelle loro case al più presto per recuperare i loro oggetti personali, ma la nostra attenzione è per tutta la Valpolcevera".