Fondi Lega, 49 milioni saranno sequestrati 600mila euro l'anno

Cronaca
L'ex tesoriere leghista, Francesco Belsito (LaPresse)

Accordo tra il partito e la Procura: il debito sarà saldato nel 2098. Per il sostituto procuratore, che ha chiesto di confermare la condanna per Belsito, i vertici del Carroccio sapevano dei soldi entrati illegittimamente 

Il sostituto procuratore generale Enrico Zucca ha chiesto di confermare la condanna in primo grado a quattro anni e 10 mesi per l'ex tesoriere della Lega, Francesco Belsito. Il partito di Matteo Salvini fa sapere di aver fatto ricorso contro il sequestro dei 49 milioni ma nel contempo mette a disposizione della procura 600mila euro l'anno fino a compensazione della somma dovuta.

Il ricorso in Cassazione e la possibile intesa

Zucca si è espresso durante la requisitoria che si è tenuta nella mattinata di martedì 18 settembre, nell'ambito del processo d'appello per truffa allo Stato che avrebbe fruttato 49 milioni di euro al Carroccio. Cifra che riguarda rimborsi elettorali non dovuti tra il 2008 e il 2010, e di cui il tribunale del Riesame di Genova ha confermato il sequestro a inizio settembre. La Lega ha fatto sapere tramite i suoi legali, gli avvocati Giovanni Ponti e Roberto Zingari, di aver già depositato il ricorso in Cassazione proprio contro la decisione della Corte genovese. Intanto però - secondo quanto riportano le agenzie di stampa - il procuratore aggiunto Francesco Pinto ha reso nota la disponibilità del partito "di mettere a disposizione della procura della Repubblica somme di 100mila euro con cadenza bimestrale, pari a 600mila euro l'anno". Questo fino al raggiungimento dei 49 milioni. Non si tratta in ogni caso di un accordo "ma - ha precisato il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi - di una istanza da parte della difesa che attiene alle modalità di sequestro preventivo ed eseguibile" e che è stata accolta dalla procura di Genova. Al momento, nella cassa della Lega - secondo quanto sostenuto da Ponti e Zingari - ci sono 130 mila euro che verranno subito acquisiti dalla guardia di finanza.

La posizione di Belsito e dei vertici leghisti

Francesco Belsito – per cui il sostituto procuratore generale ha chiesto di confermare i 4 anni e 10 mesi di carcere – deve rispondere di truffa e appropriazione indebita. A luglio il pg aveva chiesto la condanna a un anno e 10 mesi per Umberto Bossi (che in primo grado era stato condannato a due anni e sei mesi); richieste condanne anche per i revisori dei conti Diego Sanavio, Antonio Turci e Stefano Aldovisi: due anni per i primi due e un anno e tre mesi per il terzo (in primo grado, avevano ricevuto rispettivamente due anni e otto mesi – Sanavio e Turci – e un anno e nove mesi Aldovisi). Secondo Zucca, "il partito non può essere schermo per atti illeciti" e le operazioni che hanno fatto incamerare il denaro in maniera illecita erano "deliberate dai vertici della Lega e quindi note a tutti gli esponenti del Carroccio".

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