L’elenco è stato inviato dalla Guardia di Finanza e ne integra un primo che conteneva 25 nominativi. Ai magistrati che indagano sul collasso del viadotto di Genova il compito di un eventuale aggiornamento del registro degli indagati, che vede già iscritte 20 persone
Una “black list” di 60 nomi su cui potrebbero ricadere responsabilità penali per il crollo del ponte Morandi di Genova. Crollo che, un mese fa (LE COMMEMORAZIONI), ha causato la morte di 43 persone. La lista, che integra un primo elenco di 25 nomi, è stata stilata dalla Guardia di Finanza e inviata in una informativa ai pm che indagano sul collasso del viadotto. Ai magistrati, ora, spetta il compito di un eventuale aggiornamento del registro degli indagati, nel quale inizialmente sono state iscritte 20 persone.
I nuovi nomi
I nuovi nomi indicati dalle fiamme gialle nell'informativa alla Procura sono di dipendenti, tecnici o dirigenti di Autostrade, del ministero dei Trasporti e di Spea. Si tratta di persone che, secondo l'analisi dei documenti e degli organigrammi aziendali condotta dai finanzieri, erano a conoscenza delle condizioni del ponte e di chi si occupò del progetto di retrofitting che riguardava i lavori di rinforzo della pila 9, quella crollata, e della 10.
Gli indagati
I magistrati dovranno ora decidere se aggiungere nuovi nomi nel fascicolo. Al momento tra gli indagati ci sarebbero Autostrade per l'Italia, otto dirigenti della società, i vertici dell’Unità di vigilanza del Mit, tre ingegneri del Provveditorato e uno dell’Ufficio ispettivo (più altre quattro persone con accuse minori). Le accuse sono di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e omicidio colposo stradale plurimo.