
Alta partecipazione alle prove d'accesso che si sono svolte il 4 settembre in tutta Italia: per gli aspiranti dottori e dentisti sono però disponibili "solo" 9.770 posti. E intanto continua a far discutere il numero chiuso. LA FOTOGALLERY

Si sono tenuti il 4 settembre i test d'ingresso per le facoltà di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria. I 67.000 candidati si contendono i 9.770 posti disponibili in tutta Italia. A farcela dunque sarà solo uno studente su 8 (nella foto, Milano) -
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Dopo i test di Medicina e Chirurgia, seguiranno quelli di veterinaria, architettura, professioni sanitarie, Medicina in inglese e scienze della formazione primaria (nella foto, Milano) -
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A battersi per allargare il numero chiuso a Medicina è il rettore dell'Università La Sapienza, Eugenio Gaudio, che propone di aumentare i posti disponibili e di superare "l'imbuto formativo" della specializzazione -
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"Chi si iscrive deve studiare bene, deve avere docenti preparati e aule, perché formare medici che restano disoccupati non è un obiettivo. Il numero programmato è fatto sulle disponibilità delle università - spiega Gaudio - ma anche in accordo con il ministero della Salute e con le regioni che valutano il turn-over dei medici nell'interesse del Servizio sanitario nazionale" (nella foto, Milano) -
Università, a Torino l’aspirante medico più anziano ha 64 anni
Quest'anno il numero chiuso compie 18 anni, ma i detrattori sono tanti. Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell'Unione degli Universitari ha dichiarato: "Il numero chiuso deve essere cancellato, tanto a livello locale, quanto a livello nazionale. Siamo di fronte ad un sistema irrimediabilmente compromesso" -
Università, oltre 83mila i candidati per i test a numero chiuso
"Medicina ovviamente è il caso più significativo, per l'altissimo numero di studenti che ogni anno tentano di entrare e per la peculiarità dell'intero percorso, visto che gli aspiranti medici si troveranno ad affrontare anche l'imbuto della selezione per le scuole di specializzazione" (nella foto, Milano) -
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Introdotto dalla legge 264 del 1999, il numero chiuso indica due modalità differenti di limitazione dell'accesso alle lauree universitarie: da un lato esistono corsi a posti limitati, stabiliti dal singolo ateneo, dall’altro facoltà ad "accesso programmato nazionale", regolamentate a livello statale (nella foto, Torino) -
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Per il superamento dei test di ingresso non si può prescindere da un lungo periodo di studio e preparazione: in molti hanno trascorso diversi mesi sui libri o si sono impegnati con le simulazioni online (nella foto, Torino) -
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