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Caso Diciotti, i migranti saranno trasferiti in un centro di Ariccia

Cronaca
Lo sbarco dei migranti dalla nave Diciotti (Ansa)

Il sottosegretario Cei fa sapere che i migranti presi in carico dalla Chiesa saranno accolti dalla cooperativa Auxilium, prima di essere spostati in altre diocesi. Intanto, il sindaco di Messina polemizza su Facebook: “Messinesi nelle baracche e migranti negli alberghi”

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Nelle prossime ore, i migranti scesi dalla nave Diciotti e ospitati dalla Chiesa Italiana “saranno trasferiti nel centro di Ariccia dell'Auxilium”. Lo ha riferito al Sir, l'agenzia dei vescovi italiani, don Ivan Maffeis, sottosegretario Cei e direttore dell'Ufficio comunicazioni sociali. Dall’hotspot di Messina, dove si trovano attualmente, verranno dunque ospitati ad Ariccia, prima di spostarsi nelle “tante diocesi che hanno dato la disponibilità: Torino, Brescia, Bologna, Agrigento, Cassano allo Jonio, Rossano Calabro”, tra le altre (SPECIALE MIGRANTI).

La cooperativa Auxilium “sorella” del centro “Mondo migliore”

A Messina si trovano al momento 143 migranti, tra quelli scesi dalla nave la scorsa notte e i dieci scesi in precedenza per motivi sanitari e ora dimessi dall’ospedale. Tra loro, venti dovrebbero essere trasferiti in seguito in Irlanda e venti in Albania, mentre 100 migranti verranno presi in carico dalla Cei. Lo stesso Papa Francesco, di ritorno dalla sua visita in Irlanda, aveva detto ai giornalisti che i migranti sarebbero stati ospitati dal Centro di Accoglienza Straordinaria (Cas) “Mondo migliore”, situato a Rocca di Papa, a sud di Roma. Non distante da Ariccia, il centro è collegato a quello scelto per la prima destinazione dei migranti perché gestito da una cooperativa “sorella” della Auxilium di Ariccia.

La polemica del sindaco di Messina

Ma la soluzione trovata per la sistemazione dei migranti non fa placare le polemiche. “Posso fare una proposta? Mandiamo i baraccati negli alberghi e i migranti nelle baracche?”. Lo ha scritto su Facebook Cateno De Luca, sindaco di Messina, aggiungendo: “Dei messinesi nelle baracche il mondo e i moralisti a senso alternato se ne fregano altamente perchè non fa notizia”. Il sindaco si è poi lamentato di non essere stato avvertito dell’arrivo dei migranti all’hotspot di Messina e di non aver “alcun diritto di parola”. "Mi chiedo perchè oltre 10 mila persone possono continuare a stare nelle baracche sotto l'amianto con bambini che giocano tra le fogne e i ratti ed i migranti possono stare in strutture migliori ivi incluso gli alberghi”, ha concluso De Luca.