Nave Diciotti, migranti accolti dai vescovi, Irlanda e Albania

Cronaca
migranti_ansa

Il premier Conte: "Li ringrazio per aver aderito all'invito a partecipare alla redistribuzione. Questo Governo non abbandona persone in pericolo di vita". I vescovi: la situazione non era più sostenibile. Il 28 agosto incontro Salvini-Orban

I migranti che sbarcheranno dalla Nave Diciotti e quelli che l'hanno già lasciata per motivi sanitari saranno accolti da Cei, Irlanda e Albania. A fornire maggiori dettagli sulla loro distribuzione è il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il premier in un post su Facebook ha rilanciato quanto già annunciato dal ministro Salvini e ha ringraziato "l’Albania, l’Irlanda e la Cei per avere aderito all’invito a partecipare alla redistribuzione. Ne accoglieranno rispettivamente 20, 20 e 100". La procura di Agrigento ha indagato il ministro dell'Interno, Matteo Salvini e il suo capogabinetto. Le ipotesi di reato sono: sequestro di persona, arresto illegale e abuso d'ufficio. 

Conte: Governo non abbandona persone in pericolo di vita

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha rassicurato "coloro che hanno espresso preoccupazione per le condizioni di salute dei migranti". "Abbiamo prestato loro continua assistenza sanitaria e fornito tutto il vitto necessario. Ricordo che siamo intervenuti a soccorrere il barcone nonostante questo navigasse in acque Sar maltesi e sia stata Malta a rivendicare per prima il coordinamento delle operazioni di salvataggio il 15 agosto scorso. Questo Governo esprime una politica sull’immigrazione rigorosa e coerente, ma non abbandona a se stesse persone che sono in pericolo di vita o comunque versano in condizioni critiche".

Conte: su migranti politica più rigorosa rispetto al passato

"Questo Governo - prosegue Conte - si è presentato in Europa con le carte in regola. Come pure richiesto da molti Paesi membri, questo Governo sta perseguendo una politica sull'immigrazione ben più rigorosa rispetto al passato, in modo da evitare che le coste italiane costituiscano l'approdo indiscriminato dei migranti e, quindi, fattore di stimolo per i traffici illegali e in modo da evitare che i migranti possano ricollocarsi liberamente negli altri Paesi europei".

Albania accoglierà 20 migranti

Intanto l’accordo con l’Ue sugli sbarchi non si trova, ma c'è un Paese che ha deciso di farsi avanti. È l’Albania che diventa il primo Paese ad accogliere alcuni dei migranti a bordo della nave Diciotti. A dare l’annuncio è stata la Farnesina: saranno 20 le persone ospitate a Tirana. "Ieri l'Italia ci ha salvato e oggi siamo pronti a dare una mano", assicura il ministro degli Esteri albanese. 

Venti migranti andranno in Irlanda

L'Irlanda accoglierà 20-25 migranti della Diciotti. Lo ha annunciato su Twitter il ministro degli Esteri di Dublino, Simon Coveney. "Posso confermare che io e Charlie Flanagan (ministro della Giustizia, ndr) abbiamo concordato che l'Irlanda accetterà 20-25 migranti dalla Diciotti, soggetti alle consuete condizioni e controllo. La solidarietà europea è importante e questa è la cosa giusta da fare. I lavori proseguono con i partner Ue per soluzioni piu' sostenibili", ha scritto Coveney.

La Cei: "La situazione non era più sostenibile"

La situazione sulla nave Diciotti "non era più sostenibile, per questo la Chiesa ha deciso di aprire le porte, nel rispetto dei principi espressi più volte dal Papa, costruire ponti e non muri". Cosi' il portavoce della Cei don Ivan Maffeis. "Abbiamo espresso nelle ultime ore - spiega - la disponibilità ad accogliere i migranti, e il ministro l'ha accolta, dopo che solo Irlanda e Albania si sono dette disponibili. Ora occorre verificare le condizioni di salute di queste persone, l'identificazione, tutti i passaggi che prevede la legge. Sugli aspetti pratici sarà tutto stabilito nelle prossime ore".

Il 28 agosto incontro Salvini-Orban

Si avvicina il vertice previsto per il 28 agosto tra Salvini e il premier ungherese Viktor Orban. Sul punto si registra malumore nel Movimento 5 Stelle, con i due capigruppo, Stefano Patuanelli e Francesco D'Uva a scandire, in una nota ufficiale, come l'incontro di martedì vada considerato "esclusivamente politico e non istituzionale o governativo". "I Paesi che non aderiscono ai ricollocamenti e tutti quelli che nemmeno si degnano di rispondere alla richiesta d'aiuto dell'Italia per noi non dovrebbero più ricevere i fondi europei. E tra questi c'e' anche l'Ungheria", spiegano i pentastellati. Ieri la riunione degli sherpa di 12 Paesi, convocati da Bruxelles per trovare soluzioni comuni a lungo termine, era  finita con una fumata nera sulla ridistribuzione dei 150 bloccati a Catania. “L'Europa non è riuscita a battere un colpo in direzione dei principi di solidarietà e di responsabilità che pure vengono costantemente declamati quali valori fondamentali. Ne trarremo le conseguenze”, ha attaccato Conte. 

Cronaca: i più letti