Strage di braccianti a Foggia, si indaga per caporalato

Cronaca

Negli ultimi giorni in due incidenti sono morti 16 migranti impegnati come braccianti nelle campagne: il sospetto è che fossero nelle mani dei caporali. Salvini: “Priorità è lotta a schiavismo". Conte: "Rafforzare controlli". Martina: sosterremo aumento ispettori lavoro

Dopo gli incidenti stradali degli ultimi giorni in cui sono morti 16 migranti, impegnati come braccianti nelle campagne pugliesi, a Foggia si è riunito il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. Intanto il procuratore Ludovico Vaccaro, che coordina le indagini sui due incidenti, ha fatto sapere che in entrambi i casi si indaga anche per verificare se le persone coinvolte fossero nelle mani dei caporali (COSA PREVEDE LA LEGGE MARTINA).

Due indagini sugli incidenti

"Sono state avviate due distinte indagini: una riguarda l'incidente stradale per capire la dinamica e tutto ciò che può averlo causato, anche se c'è da dire che in entrambi i casi sono morti i due autisti dei pullmini, l'altra è stata avviata sul caporalato", ha precisato Vaccaro. "Stiamo cercando di individuare - ha aggiunto il procuratore - le aziende in cui hanno lavorato gli immigrati per verificare anche le eventuali condizioni disumane in cui lavoravano. Si stanno verificando gli orari, per vedere da che ora a che ora hanno lavorato, capire se c'è stato sfruttamento ed intermediazione". "Questa povera gente - ha concluso Vaccaro - ha avuto problemi anche per trovare posto in ospedale. Sono dovuto intervenire personalmente per far sì che venissero trovati posti sia a Foggia sia in altri ospedali della provincia. Io credo che ci sia bisogno di interventi straordinari per risolvere una situazione divenuta tragica, insostenibile".

Salvini: "Il caporalato non è stato sconfitto"

Proprio per fare il punto sulla situazione, e discutere di eventuali misure da prendere, è stata convocata la riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Salvini ha motivato la sua presenza dicendo che "il caporalato, nonostante le chiacchiere degli ultimi anni, non è stato sconfitto ed è più vivo che mai. La mafia ci fa gran soldi”, ha detto il vicepremier. In conferenza stampa ha spiegato che "la lotta alla mafia e allo sfruttamento è una priorità mia e del governo. Useremo tutte le armi a disposizione per non far nuocere questi delinquenti. C'è una legge sul caporalato che può e deve essere aggiornata per permettere agli agricoltori per bene di lavorare legalmente". Il ministro ha promesso l'intenzione di "svuotare progressivamente i ghetti e aggredire i patrimoni dei mafiosi che campano con il caporalato. Questo è un problema di mafia. Una immigrazione fuori controllo aiuta la mafia, quindi aver ridotto gli sbarchi sottrae manodopera alla criminalità organizzata”. 

Martina a Foggia

In giornata a Foggia è presente anche il segretario del Partito Democratico Maurizio Martina. Ha fatto visita a un giovane bracciante sopravvissuto al primo incidente e incontrato le organizzazioni dei lavoratori che si battono contro il caporalato. "Negli ultimi tre anni abbiamo fatto passi importanti: la legge di contrasto al caporalato ha permesso un aumento di controlli molto significativo. Se il governo è in grado di proporre una azione che aumenti subito le forze in campo degli ispettori del lavoro noi la sosterremo senza se e senza ma". Martina, primo firmatario della legge contro il caporalato introdotta nel 2016, chiede al governo “di non smantellare quanto fatto fino ad ora ma di migliorarlo. La legge che abbiamo fatto non va cambiata, va applicata".

Conte: "Fatti non occasionali"

"Siamo venuti per portare la nostra testimonianza e la vicinanza anche alle vittime, consapevoli della  gravità dei fatti occorsi: 16 morti e diversi feriti. Significa  evidentemente qualcosa, non possono essere considerati fatti  occasionali. L'incidente stradale è un fatto occasionale però qui c'è  qualcosa di più, evidentemente" ha detto invece il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte dopo la visita in Prefettura a Foggia.

Ministra Lezzi: “Vanno rafforzati i controlli”

Sul tema si è espressa anche Barbara Lezzi, ministra per il Sud. “La legge sul caporalato” - che fu fatta dal precedente governo – “va confermata, non va assolutamente abolita, ma vanno rafforzati i controlli, va rafforzata tutta la squadra dell'ispettorato del lavoro”, ha detto a Radio Anch'io. E ha aggiunto: “È vero che manca personale, ma molto spesso ritengo non vi siano controlli efficaci e bisognerà dare responsabilità a chi ricopre determinati ruoli: ne va della vita delle persone”.

I due incidenti degli ultimi giorni

Nel Foggiano sono due gli incidenti che negli ultimi giorni hanno riacceso il tema del caporalato. Ieri dodici persone sono morte in uno schianto avvenuto sulla strada statale 16, nel territorio di Lesina. Il violento impatto tra un furgone con targa bulgara carico di braccianti agricoli di nazionalità africana, che tornavano dal lavoro nei campi, e un tir. A bordo del furgone, che poteva trasportare 8 persone, erano stipati in 14, probabilmente in piedi. Sabato scorso, invece, erano morti altri 4 giovani braccianti agricoli di origine nordafricana in un altro incidente stradale tra Ascoli Satriano e Castelluccio dei Sauri: il loro pulmino si era schiantato contro un tir carico di pomodori sulla strada provinciale 105. Quattro i feriti, anche loro migranti, che rimangono ricoverati in gravi condizioni. Per entrambi gli incidenti si cercherà di capire se le vittime fossero nelle mani di caporali.

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