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Caldo, anziani svenuti in casa nel Veneziano per le alte temperature

Cronaca
La Regione Veneto ha prolungato fino a giovedì 2 agosto lo stato d'allerta (archivio Getty Images)

Aumento dei ricoveri nella zona di San Donà di Piave colpita, il 30 luglio, da diversi casi a causa dell'afa. La Regione ha dichiarato lo stato di allarme climatico fino al 2 agosto. L'EMERGENZA METEO - LE PREVISIONI

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Emergenza caldo in provincia di Venezia, dove si sono verificati diversi casi di persone anziane che sono dovute ricorrere ad accertamenti medici a causa dell'afa. In particolare si sarebbe trattato di circa 10 casi. Persone svenute in casa per le alte temperature. È accaduto il 30 luglio a San Donà di Piave, dove in tutti i pronto soccorso dell'azienda sanitaria locale si è registrata una notevole affluenza di persone che manifestavano i tipici sintomi del colpo di calore.

L'allarme climatico in Veneto

I diversi episodi che hanno colpito gli anziani nella zona di San Donà, hanno portato la Regione Veneto a dichiarare lo "stato di allarme climatico per disagio fisico" fino alla giornata di giovedì 2 agosto. La situazione di allerta non riguarderebbe solo gli anziani, ma tutte quelle persone che presentano i comuni sintomi di disidratazione. Sono "debolezza, mal di testa, nausea, sintomi da svenimento", ha spiegato il primario dei pronto soccorso di San Donà e Jesolo, Mattia Quarta. "Il primo consiglio che mi sento di dare - ha spiegato lo specialista - è quello di bere molto in questi giorni, oltre poi ai tradizionali comportamenti utili a fronteggiare il caldo".

Il protocollo regionale della Ulss 4

Intanto l'Azienda Ulss4 ha attivato il protocollo regionale in presenza di allarme climatico, che prevede il monitoraggio e l'assistenza della popolazione considerata “fragile” residente in 21 comuni e nelle case di riposo del Veneto orientale. Il protocollo considera più a rischio le persone che, a causa delle alte temperature, possono essere soggette a problemi di salute: anziani, diabetici, ipertesi, non autosufficienti,persone sottoposte a trattamenti farmacologici, chi soffre di malattie venose, patologie renali, portatori di handicap, chi vive solo e i bambini da 0 a 4 anni. Si tratta di oltre 800 persone che vivono in questo territorio.