Benetton, storia del gruppo da Treviso alle vetrine di tutto il mondo

Cronaca

Matteo Furcas

(Foto: Getty Images)

In poco più di tre mesi sono scomparsi i fratelli Carlo e Gilberto, fondatori insieme a Luciano e Giuliana di un marchio partito dalla vendita a mano di maglioni colorati e arrivato ovunque

Il 10 luglio scorso se ne andava Carlo Benetton, morto a Treviso all'età di 74 anni, seguito poco più di tre mesi dopo dal fratello Gilberto, 77 anni. Due anime fondanti di una delle aziende più riconoscibili e di successo del Made in Italy nel mondo. Nel 1965 Luciano e i fratelli Carlo, Gilberto e Giuliana lanciarono un’impresa di famiglia che nel corso di mezzo secolo ha conquistato un posto di riguardo nel panorama imprenditoriale italiano e mondiale. Un marchio rimasto legato alle origini trevigiane - con attività culturali locali come la Fondazione Benetton Studi e Ricerche – ma ormai radicato in tutto il mondo.

Dalla fondazione all’espansione in tutto il mondo

Sono trascorsi più di 50 anni da quando i fratelli Benetton iniziarono a produrre in una piccola fabbrica di Ponzano (Treviso) i loro maglioni coloratissimi, destinati a diventare simbolo dell’azienda. Un’impresa partita con consegne “porta a porta”, con Luciano Benetton che caricava i maglioni in macchina e da Treviso a Cortina li andava a piazzare nei negozi. Contribuendo così a far girare in fretta il nome Benetton. Già nel 1969 viene inaugurato il primo negozio all'estero, a Parigi, mentre nel 1974 viene acquisito il marchio Sisley, che insieme ai marchi United Colors of Benetton, Undercolors of Benetton costituisce il nucleo dei prodotti di abbigliamento Benetton. Alla fine degli anni ’70 l'azienda esporta il 60% della produzione. Nel 1980 un ulteriore espansione all’estero, con l’apertura della prima vetrina a New York, in Madison Avenue. Testa di ponte per l’espansione in tutto il mondo del gruppo Benetton. Oggi il marchio è presente in 120 Paesi, con una rete commerciale di 5.000 negozi. Nel maggio 2012, in piena crisi finanziaria ed economica, la decisione del delisting, l'uscita dalla Borsa di Milano dopo 25 anni di quotazioni. Scelta fatta in considerazione della “volatilità dei mercati”. Da Ponzano, Piazza Affari non viene più vista come funzionale al progetto di rilancio di Benetton.

Il passo indietro di Luciano Benetton e la riorganizzazione

Nel maggio 2013, a dieci anni esatti dall’annuncio del passo indietro di Luciano Benetton si completa il passaggio e, nel consiglio di amministrazione i quattro fratelli Benetton lasciano il posto ai rispettivi figli Alessandro (già da alcuni anni presente nel consiglio d'amministrazione e dall'aprile 2012 presidente di Benetton Group), Franca Bertagnin, Sabrina e Christian Benetton. Nel maggio 2014 Alessandro Benetton lascia la presidenza della società e a novembre 2016 esce anche dal consiglio di amministrazione per divergenze strategiche con la famiglia. Alla presidenza viene nominato Francesco Gori, mentre nel maggio 2017 a Tommaso Brusò viene conferito l'incarico di direttore operativo. Nel gennaio 2018 Luciano Benetton torna a 82 anni alla guida di Benetton Group con la nomina a presidente esecutivo da parte del Cda. Nel maggio 2018 viene completato il programma triennale di riorganizzazione che prevede un assetto di Benetton Group diviso in tre realtà distinte: una focalizzata direttamente sui vari marchi (Benetton Group), una manifatturiera (di nome Olimpias) e una per la gestione immobiliare (Schematrentanove).

Le partecipazioni

Nel corso degli anni gli interessi della famiglia trevigiana si sono ampliati dai jeans e t-shirt alla finanza, all'immobiliare, fino alle grandi infrastrutture. Una rete di partecipazioni immensa, gestita dal 2009 dopo separazioni, ristrutturazioni, e fusioni con la nuova “Edizione srl”, che controlla tutti gli investimenti del gruppo. Attraverso Edizione la famiglia Benetton, oltre al 100% di Benetton Group, possiede partecipazioni che spaziano dalla ristorazione (Autogrill, 50,1%), alle infrastrutture e ai trasporti (30,25% di Atlantia, società a cui fanno capo il 100% di Autostrade per l’Italia e il 95,92% di Aeroporti di Roma), fino ad assicurazioni e banche (0,94% di Generali e 2,16% di Mediobanca). Altri investimenti sono nel settore agricolo e in quello immobiliare. La famiglia detiene il 100% dell’azienda agricola Maccarese (Roma) e di Compañia de Tierras Sud Argentino, che opera in Patagonia. Edizione Property è invece la holding del settore immobiliare del gruppo, con 112 immobili posseduti per un valore intorno a 1,4 miliardi di euro.

Le sponsorizzazioni storiche: F1, basket, rugby

La storia di Benetton è anche una storia di sponsorizzazioni, entrate a far parte della storia dello sport italiano. Dai due mondiali di Formula 1 vinti con la vettura targata Benetton nel 1994 e nel 1995, con un esordiente Michael Schumacher, fino all’impegno storico nel rugby a Treviso, con la squadra principale della città legata al nome Benetton fino al 1979. Nel mezzo, la sponsorizzazione alla squadra di basket di Treviso dal 1981 al 2012, condita da numerosi trofei, e a quella di pallavolo, attraverso il marchio Sisley, dal 1987 al 2012.

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