In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Salvini: Lifeline vada a Malta. La Valletta: non è nostra competenza

Cronaca

Prosegue la polemica tra il ministro dell’Interno e la Ong: "Dovrà essere sequestrata e il suo equipaggio fermato". Anche per l'esponente M5s la nave deve andare all'isola, ma il Governo dice no

Condividi:

È scontro tra Italia e Malta sulla Ong Lifeline, la nave con a bordo 239 migranti soccorsi nei giorni scorsi a largo della Libia. L'imbarcazione si troverebbe vicina alle acque maltesi ed è stata definita "fuorilegge" dal ministro dell'Interno Salvini. Mentre il ministro Toninelli ha minacciato il suo sequestro, se dovesse entrare nel nostro territorio. Malta, però, nega la propria competenza sull’imbarcazione: dice di non aver “coordinato le operazioni di soccorso”, come riferisce un portavoce del governo citato dal Times of Malta. Proprio la destinazione di Lifeline ha scatenato le polemiche tra La Valletta e Roma. Stando a quanto riferito da fonti del governo, la Capitaneria di porto italiana ha chiesto a Malta di far attraccare la nave, confermando così le parole del ministro dei Trasporti che ha accusato: "Abbiamo fatto una richiesta ufficiale, mentono se dicono il contrario". Ma da La Valletta - come scrive Malta Today - negano che una domanda formale di accoglienza sia mai stata trasmessa.

Salvini: Lifeline è "nave fuorilegge"

Intanto, non si attenuano neppure le polemiche tra Salvini e l'Ong. Il ministro dell'Interno ieri ha di nuovo ribadito che non consentirà all’imbarcazione di approdare in Italia, e oggi ha rincarato la dose su Twitter: "La nave fuorilegge Lifeline è ora in acque di Malta, col suo carico di 239 immigrati. Per sicurezza di equipaggio e passeggeri abbiamo chiesto che Malta apra i porti. Chiaro che poi quella nave dovrà essere sequestrata, ed il suo equipaggio fermato. Mai più in mare a trafficare". Parole che Salvini conferma a Sky TG24: "Abbiamo accolto molto di più e speso di più di Francia e Germania. I porti italiani non sono più a disposizione di trafficanti di esseri umani". (LO SPECIALE MIGRANTI).

Salvini a Sky TG24: "Il mio obiettivo è che le navi non partano"

Intervenuto a Sky TG24, Salvini ha ribadito: "Il mio obiettivo è i bambini non partano rischiando di annegare. Se io dico che i porti italiani continuano a essere aperti, aiuto gli scafisti e i mafiosi". E poi: "Noi non stiamo portando via dall'Africa i poveretti, perché non hanno 4-5mila euro da spendere per il viaggio. Stiamo portando via la classe media, che qualcuno illude". Cosa succederà nell'incontro di Conte a Bruxelles? "Abbiamo le idee chiarissime. Vogliamo rimettere al centro la nostra dignità".

Toninelli: Malta disumana, specchio dell'Europa

Oltre a Salvini, anche il ministro dei Trasporti ha accusato La Valletta: "La disumanità di Malta è lo specchio dell'atteggiamento dell'Europa. La Lifeline è ferma nelle acque SAR dell'isola e in grande difficoltà, con un carico di oltre 230 migranti a fronte di una capacità di accoglienza in sicurezza di circa 50 persone. Nessun altro Paese sta coordinando le operazioni, dunque le responsabilità maltesi sono ancora maggiori". Poi risponde al governo maltese che nega di aver ricevuto richieste formali di apertura dei propri porti: "È una falsità. Ha avuto una richiesta ufficiale da Frontex, che ha mandato questa comunicazione a Malta che è sufficiente per l'apertura del porto". Toninelli chiede che anche il "comandante della Lifeline faccia anche lui immediatamente una richiesta formale a Malta". In precedenza, attraverso i suoi profili social, Toninelli si era rivolto direttamente alla Ong: "Dico semplicemente: siete in acque SAR maltesi, chiedete ufficialmente l'apertura del POS (Place of Safety) a Malta". Poi ha aggiunto: "La cosa che conta di più adesso è mettere in sicurezza e salvare i migranti che in maniera irresponsabile la Lifeline ha caricato a bordo".

Lifeline: nostra nave ha bandiera olandese

Intanto l’imbarcazione, al centro di un caso diplomatico con l’Olanda che ha negato sia registrata nel proprio Paese, ha replicato: “La nostra nave batte bandiera olandese”. Con un tweet la Lifeline ha mostrato una conferma di registrazione che lo indica. Nel documento Amsterdam è il porto "di casa" e il 19 settembre 2017 la data di registrazione con scadenza il 19 settembre 2019. La ong ha spiegato poi che l’intervento di salvataggio di ieri è avvenuto in acque internazionali. Intanto nella notte Lifeline ha fornito assistenza ad un mercantile che è intervenuto in soccorso ad un altro gommone in difficoltà. Ieri la Ong tedesca è intervenuta in soccorso di 224 persone su un gommone al largo della Libia. Il ministro Salvini li ha invitati ad "andare in Olanda"  (I NUMERI DEI MIGRANTI IN ITALIA).

Il precedente scontro Salvini-Lifeline

Lo scorso 16 giugno il leader leghista aveva già invitato la nave della Ong tedesca a portare le persone che aveva recuperato in mare in porti diversi rispetto a quelli italiani. La nave era intervenuta in soccorso di 118 persone a bordo di un gommone in difficoltà. "Sappiano che l’Italia non vuole più essere complice del business dell’immigrazione clandestina, e quindi dovranno cercarsi altri porti (non italiani) dove dirigersi", aveva dichiarato su Facebook il ministro Salvini. "I fascisti ci fanno propaganda", aveva risposto la Ong su Twitter con un post successivamente cancellato.