Cucchi, ex moglie carabiniere: "Mi disse: quante gliene abbiamo date"
CronacaAnna Carino è stata sentita in aula come teste nel processo che vede imputati cinque carabinieri, tre dei quali accusati di omicidio preterintenzionale. In passato si era già detta pronta a testimoniare contro Raffaele D'Alessandro, l’ex marito
Aveva promesso che avrebbe testimoniato contro l’ex marito e così ha fatto. Anna Carino, ex moglie di Raffaele D'Alessandro, uno dei carabinieri sotto processo per la vicenda della morte di Stefano Cucchi, ha ripetuto quanto aveva sentito dall'uomo: "Mi disse che la notte dell'arresto, Cucchi era stato pestato, aggiungendo: C'ero pure io, quante gliene abbiamo date". La donna è stata sentita in aula come teste nel processo che vede imputati cinque carabinieri, tre dei quali accusati di omicidio preterintenzionale per aver ucciso il geometra romano, morto all'ospedale Pertini il 22 ottobre del 2009 sei giorni dopo essere stato arrestato per possesso di droga.
L'inchiesta bis
Lo scorso luglio il gup del Tribunale di Roma aveva disposto il rinvio a giudizio dei carabinieri imputati nell'ambito dell'inchiesta bis sulla morte di Stefano Cucchi: Alessio Di Bernardo, Raffaele D'Alessandro e Francesco Tedesco devono rispondere in giudizio dell'accusa di omicidio preterintenzionale, perché ritenuti gli autori del pestaggio. In più, il maresciallo Roberto Mandolini, comandante interinale della stazione di Roma Appia, deve rispondere di calunnia e falso, così come Tedesco e Vincenzo Nicolardi di calunnia nei confronti di tre agenti della penitenziaria che furono processati per questa vicenda e poi assolti in maniera definitiva.
L'intercettazione del 2015
A fine 2015 la procura di Roma aveva ascoltato un’intercettazione tra D’Alessandro e l’ex moglie: i due litigano molto animatamente dopo che Carino ricorda al carabiniere che lui aveva raccontato a diverse persone di quanto si erano "divertiti a picchiare" Cucchi. La donna, un mese dopo, disse di essere pronta a testimoniare in un futuro processo.