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Tutor, cosa sono e perché sono stati spenti da Autostrade

Cronaca

Ketty Riga

Foto: Ansa

I 333 tutor installati lungo i 3100 km di rete autostradale sono stati rimossi dopo una lunga vicenda giudiziaria tra Craft, una piccola azienda toscana, e Società Autostrade per l'Italia - ASPI. Ecco come nasce e come funziona il sistema di controllo della velocità

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Perché i Tutor sono stati spenti

I 333 tutor installati lungo i 3100 km di rete autostradale sono stati rimossi dopo una lunga e articolata vicenda giudiziaria tra Craft, una piccola azienda toscana, e Società Autostrade per l'Italia - ASPI. Nel 2006 Craft srl porta in tribunale Società Autostrade per l'Italia accusandola di contraffazione. Il 10 aprile scorso arriva la sentenza della Corte d'Appello di Firenze: il tutor installato da Autostrade è una copia contraffatta del brevetto di cui è titolare la piccola srl di Greve in Chianti. La Corte ordina quindi la rimozione di tutti i dispostivi esistenti. Aspi impugna la sentenza davanti alla Cassazione e in attesa della decisione della Suprema Corte chiede che l'esecutività della sentenza di condanna venga sospesa. Istanza però respinta dalla Corte d'Appello di Roma il 21 maggio scorso, rendendo così immediatamente esecutivo lo stop dei Tutor.

Chi è Craft srl e come nasce il brevetto

La Craft srl nasce nel 1987, da un ex tecnico della Galileo Romolo Donnini: la ditta si specializza nella realizzazione di scanner fotografici. La svolta arriva alla fine degli anni Novanta. Romolo è in viaggio con il suo socio Andrea, a un certo punto viene sorpassato da un’automobile che viaggia a grande velocità e che all'improvviso inchioda dinanzi ad un autovelox. A quel punto arriva l'illuminazione: perché non realizzare degli strumenti capaci di aumentare la sicurezza in strada? Un dispositivo capace di leggere le targhe dei veicoli grazie a due postazioni a distanza collegate con un elaboratore centrale che calcola i tempi di percorrenza e rileva le violazioni di velocità. Donnini deposita il brevetto e bussa a Società Autostrade, che testa su alcune strade nella frazione grevigiana di Greti e nel Valdarno fiorentino il sistema, ma non manifesta alcun interesse all'acquisto. Nel 2005 la grande società italiana presenta un nuovo sistema di controllo della velocità: il Tutor appunto. Per la Craft si tratta di un prodotto praticamente uguale al suo e inizia quindi la lunga battaglia contro ASPI. Fino alla sentenza dell'aprile scorso che le dà ragione. La Corte d'appello di Roma ha ordinato ad Autostrade anche di astenersi per il futuro dal fabbricare, commercializzare e utilizzare il sistema in violazione del brevetto, ma la stessa Corte non ha riconosciuto il diritto della Craft al risarcimento. La piccola azienda toscana potrà chiedere ad Autostrade di comprare il brevetto.

Come funziona

Il sistema tutor, oltre a svolgere la funzione di autovelox, misurando la velocità "istantanea" al passaggio del veicolo, rileva anche la velocità media del mezzo in un tratto di strada compreso tra due stazioni di rilevamento. La prima telecamera fotografa la targa del veicolo registrando data e ora del passaggio, il secondo rilevamento avviene nella stessa modalità al portale di uscita. I dati raccolti dalle due postazioni vengono elaborati da un sistema centrale che calcola la velocità media tenuta da ogni veicolo su quel tratto di strada. Il sistema è progettato in modo tale da salvare solo i dati dei veicoli che superano il limite massimo di velocità e attraverso il database della Motorizzazione risalire al proprietario del mezzo. Sarà compito della Polizia Stradale accertare la trasgressione e notificare la sanzione che verrà incassata totalmente dallo Stato.