
Si sono fermati i fattorini delle società di food delivery, che consegnano cibo a domicilio in bicicletta o scooter. Bassa però l'adesione al presidio, organizzato dalla Cgil in piazza XXIV maggio. LA FOTOGALLERY

Dopo l'incidente in cui un loro collega ha perso una gamba finendo sotto un tram la settimana scorsa, nel pomeriggio di venerdì 25 maggio i rider delle società di consegna di cibo d'asporto si sono dati appuntamento a Milano, in piazza XXIV Maggio, per chiedere maggiori tutele e diritti -
Respinto il ricorso dei rider di Foodora
Lo sciopero è stato indetto dalla Filt-Cgil e segue il flash mob dei giorni scorsi in Piazza della Scala, sempre nel capoluogo lombardo, organizzato dopo il grave incidente che il 17 maggio in città ha coinvolto un rider di Just Eat -

Lo sciopero di 24 ore, scattato alla mezzanotte di giovedì, ha avuto un'adesione bassa. Non sono mancate critiche alla mobilitazione della Cgil, soprattutto da parte di "Deliverance Milano", organizzazione autonoma dei rider -
La pagina Facebook di "Deliverance Milano"
La categoria chiede più sicurezza e tutele per il proprio lavoro. A far sentire la propria voce, venerdì c'erano però pochissimi dei rider che lavorano per aziende come Foodora, Uber Eats, Glovo, JustEat e Deliveroo -
Deliveroo potenzia assicurazione per i fattorini
Tra le richieste, anche quella di un tavolo negoziale sulle modalità di contrattualizzazione dei fattorini che consegnano il cibo d'asporto. Da tempo molti rider lamentano una tipologia contrattuale che non rispecchia il reale rapporto di lavoro con l'azienda -
“Foodora sfruttatori”, scritte davanti al Tribunale
I rider sono considerati infatti lavoratori autonomi, non hanno un contratto di lavoro subordinato e spesso nemmeno uno stipendio fisso, ma una retribuzione basata sul numero di consegne effettuate -
I fattorini sono “lavoratori autonomi”
Il prossimo passo, secondo quanto annunciato dalla Cgil, sarà un presidio davanti alla prefettura di Milano previsto per il 15 giugno. Il comune di Milano, nel frattempo, ha approvato un ordine del giorno che auspica "migliori condizioni di lavoro per i rider" -