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Berlusconi riabilitato, pg non si oppone: è di nuovo candidabile

Cronaca

La procura generale di Milano ha deciso di non impugnare la sentenza emessa dal Tribunale di Sorveglianza il 12 maggio scorso che diventa quindi definitiva. Cancellati gli effetti della condanna subita dall'ex premier nel processo sui diritti Mediaset nel 2013

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Silvio Berlusconi è di nuovo candidabile. La Procura Generale ha deciso di non opporsi al provvedimento con cui il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha riabilitato l’ex premier. La decisione è quindi definitiva.

Mancanza di vizi

L'annuncio arriva nel giorno in cui il leader di Forza Italia è stato rinviato a giudizio a Roma per corruzione nell'ambito del processo Ruby Ter. Il procuratore generale Roberto Alfonso e il sostituto pg Maria Saracino, hanno però valutato che la Cassazione dice che i procedimenti pendenti non sono di ostacolo alla valutazione di buona condotta. La decisione del Tribunale di Sorveglianza non prevesentava vizi. L'ex premier, dunque, aveva diritto ad avere la riabilitazione e i requisiti c'erano. 

Riabilitazione definitiva

La Procura Generale aveva quindici giorni di tempo a partire da venerdì scorso, quando è stato depositato il provvedimento, per opporsi. La riabilitazione, che era comunque già esecutiva nei suoi effetti a prescindere da un eventuale ricorso, cancella tutti gli effetti della condanna che Berlusconi aveva subito nel processo sulla compravendita dei diritti televisivi Mediaset, compresa l'incandidabilità prevista dalla legge Severino

Il processo sui diritti tv Mediaset

L'ex premier è stato condannato definitivamente per frode fiscale il primo agosto 2013 dalla Corte di cassazione che ha confermato la sentenza emessa dalla Corte d’appello di Milano nel processo relativo ai diritti tv Mediaset e con essa i quattro anni di reclusione, tre dei quali erano stati però cancellati dal condono. Il resto della pena l'ex Cavaliere l'ha espiata in affidamento in prova ai servizi sociali recandosi per quattro ore, un giorno alla settimana, nell'istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone, nell'hinterland milanese, dove ha svolto fino all'8 marzo del 2015 "attività di volontariato" a favore degli anziani ricoverati.