Strage Latina, migliorano le condizioni della moglie del carabiniere

Cronaca
Un momento delle trattative tra il carabiniere e i negoziatori (Ansa)
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La donna, a cui il marito lo scorso 28 febbraio ha sparato prima di suicidarsi, è ricoverata in terapia intensiva al San Camillo di Roma. Non le è ancora stata comunicata la morte delle due figlie

Migliorano le condizioni della donna di Cisterna Latina a cui il marito, un carabiniere in servizio a Velletri, ha sparato lo scorso 28 febbraio prima di uccidere le due figlie nel sonno e togliersi la vita. La 39enne non è più sedata ed è ricoverata in terapia intensiva al San Camillo di Roma. Secondo quanto si apprende, a causa del suo stato di salute non le è stata ancora comunicatala morte delle figlie.

I funerali delle bambine

Intanto, i funerali delle figlie sono stati fissati per venerdì prossimo nella chiesa san Valentino di Cisterna Latina. Pochi giorni fa, il 2 marzo, la decisione di non celebrare nessuna cerimonia in chiesa a Secondigliano, paese d'origine del carabiniere la cui salma è stata benedetta nel cimitero napoletano di Poggioreale.

La strage

Un gesto premeditato, secondo gli investigatori, quello del carabiniere, che prima di compiere la strage avrebbe lasciato alcune lettere contenenti indicazioni sulla ripartizione della sua eredità. L’uomo, intorno alle 5.30 del 28 febbraio, si è presentato sotto la casa dove la donna viveva con le figlie e le ha sparato diversi colpi di pistola. Poi ha preso le chiavi dell’appartamento, sembra dalla borsa della moglie, e una volta dentro ha sparato alle bambine mentre dormivano. Infine, dopo nove ore ti trattative con i negoziatori dei carabinieri, si è tolto la vita.

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