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Davide Astori, l’autopsia: morto per probabili cause naturali

Cronaca
Uno striscione della Curva Fiesole dedicato a Davide Astori (Ansa)

Il capitano della Fiorentina è deceduto nella notte tra sabato e domenica, prima del match contro l’Udinese. Il risultato autoptico: "Morte cardiaca senza evidenze macroscopiche". Procura: tra 60 giorni diagnosi definitiva. Viola e Cagliari ritirano maglia numero 13

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Davide Astori è deceduto a causa di una "morte cardiaca senza evidenze macroscopiche, verosimilmente su base bradiaritmica". Dunque probabilmente per cause naturali, come se il cuore avesse rallentato. È questo il primo responso dell'autopsia eseguita dal direttore del Centro di patologia vascolare dell'Università di Padova, Gaetano Thiene, e dall'anatomopatologo, professore di medicina legale all'Università di Udine, Carlo Moreschi. "Soltanto tra sessanta giorni, quando avremo la diagnosi definitiva, si potrà dire con certezza esattamente che non ci siano state cause che potevano essere riconoscibili o cause esterne di qualche tipo", ha spiegato il Procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo. La Procura ha poi firmato il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari. All’esame autoptico non ha potuto partecipare il medico legale della Fiorentina. Intanto il club viola e il Cagliari hanno deciso di ritirare per sempre la maglia numero 13 che indossava il difensore lombardo. Il calciatore è morto a Udine nella notte tra sabato 3 e domenica 4 marzo all'Hotel "Là di Moret", quando mancavano poche ore al fischio d'inizio della partita tra i friulani e la Fiorentina, club di cui era capitano.

Medico della Fiorentina assente all'autopsia

Prima che si svolgesse l’esame autoptico sulla salma di Davide Astori, la Fiorentina aveva chiesto di poter partecipare, con la nomina di un proprio consulente. La Procura ha però respinto la richiesta. "Non lo abbiamo chiesto a tutela della Fiorentina. Lo abbiamo fatto perché tenevamo a partecipare per acclarare e sapere quali sono le cause della morte - ha detto il consulente del club toscano -. Ritenevamo di poterlo fare quale persona offesa o danneggiata dal reato. La Procura ha ritenuto invece che siano persone offese solo i prossimi congiunti. Noi siamo persone danneggiate dal reato e siccome l'articolo 360 prevede l'avviso solo alla persona offesa hanno ritenuto che, nella veste di danneggiati, non fossimo legittimati a poter partecipare in questa fase".

Ritirata la maglia numero 13

Intanto, per rendere indelebile il ricordo di Davide Astori, il Cagliari e la Fiorentina hanno deciso di ritirare congiuntamente la maglia con il numero 13, quella indossata dal difensore bergamasco nelle due squadre. La notizia è stata pubblicata sul sito di entrambi i club. Sopra la scritta una foto che ritrae il capitano, all'interno della stadio Artemio Franchi, mentre mostra la maglia con il numero 13 e accanto la frase "Questa maglia sarà per sempre tua". Anche gli Uffizi di Firenze hanno voluto omaggiare la memoria del capitano viola dedicandogli una mostra su Sirani. Astori, infatti, era un grande appassionato di Storia e di Arte.

Lutto cittadino a Firenze nel giorno dei funerali

Il sindaco Dario Nardella, intanto, ha firmato un'ordinanza che prevede l'esposizione sugli edifici pubblici della bandiera della città di Firenze a mezz'asta e segni di lutto sui mezzi di trasporto pubblico e sui veicoli di servizio pubblico. Proclamato il lutto cittadino per la giornata di giovedì, 8 marzo, quando alle 10 nella basilica di Santa Croce si terranno i funerali del capitano della Fiorentina. Il sindaco ha invitato a osservare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e dove sarà possibile un minuto di silenzio e raccoglimento alle 13 (numero della maglia indossata da Astori). Infine, ha chiesto che gli esercizi commerciali abbassino le saracinesche per 10 minuti dalle 13 alle 13.10 e che le scuole promuovano, in accordo con le autorità scolastiche competenti, autonomi momenti di riflessione e di approfondimento sul tema del valore dello sport e del calcio in particolare.