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Per Gualtiero Marchesi camera ardente al teatro Dal Verme a Milano

Cronaca
Gualtiero Marchesi è scomparso lo scorso 26 dicembre all'età di 87 anni (archivio Ansa)

Funerali venerdì 29 dicembre a Santa Maria del Suffragio sempre nel capoluogo lombardo, poi la tumulazione a San Zenone Po accanto alle spoglie della moglie Antonietta. Davide Oldani: “Mi ha insegnato a vivere”. Gianfranco Vissani: “Il più grande di tutti”

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Le esequie funebri di Gualtiero Marchesi si terranno venerdì 29 dicembre alle 11 nella chiesa di Santa Maria del Suffragio a Milano. Lo ha reso noto la Fondazione Gualtiero Marchesi che in una nota "saluta il cuoco, il Maestro e l'uomo di cultura”, scomparso lo scorso 26 dicembre all'età di 87 anni.

Camera ardente a Milano

Il Comune di Milano ha annunciato che a partire da giovedì 28 dicembre, sarà aperta al pubblico la camera ardente di Gualtiero Marchesi al Teatro Dal Verme. In una nota viene precisato che sarà possibile accedere al teatro di via San Giovanni sul Muro 2 nei seguenti orari: giovedì 28 dicembre, dalle ore 10 alle ore 20. Venerdì 29 dicembre, dalle ore 9 alle ore 10.  

Sepolto a San Zenone Po

Nella nota della Fondazione, gli amici del grande chef italiano hanno definito il maestro “Uno spirito libero, arguto e coraggioso – riporta l'annuncio - che con la sua cucina, basata sulla materia, l'essenzialità e l'eleganza ha rivoluzionato la tradizione diventando un esempio per i futuri cuochi". La Fondazione Marchesi ha inoltre fatto sapere che, dopo la cerimonia, la salma del maestro verrà tumulata nel cimitero di San Zenone Po accanto a quella della moglie Antonietta e ai suoi cari. Per il funerale la richiesta è quella di non inviare fiori, ma offerte alla stessa Fondazione.

Il saluto de “Le Soste”

La perfezione senza deroghe in cucina, risotto in foglia d'oro e zafferano rimane la sua ricetta più famosa; l'anticonformismo nella vita e professione. Così è stato Gualtiero Marchesi al culmine della sua carriera. Nonostante gli 87 anni compiuti, Marchesi si è dimostrato fino all'ultimo molto attivo sui social: "Non sempre le cose semplici sono le migliori, ma sempre le cose migliori sono le più semplici" ha puntualizzato su Twitter due settimane fa replicando ad un commento online. Tra i tanti che oggi lo salutano anche gli amici dell'associazione Le Soste, di cui Marchesi è stato uno dei fondatori. L'associazione ha definito la perdita di uno dei suoi padri “un'immensa tristezza”, ricordando in un post su Facebook, "il 1982, quando la sua mente illuminata ha partecipato, insieme a un pugno di ristoratori amici, all'ideazione di un'entità che avesse come scopo lo scambio di idee sull'enogastronomia italiana di eccellenza e la promozione del nostro stile culinario nel mondo”.

Il ricordo degli amici

Una sincera gratitudine verso Marchesi è stata espressa da Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini. "Con Gualtiero Marchesi – riporta una nota dell'Uiv - se ne vanno quell'eleganza unica, quei modi pacati ed essenziali ma carichi di contenuto, quella sapienza nell'unire cultura a buon gusto in modo tanto naturale quanto arguto. Un uomo che non solo ha rivoluzionato la cucina internazionale, ma che ha saputo portare nel mondo la migliore tradizione italiana sperimentando, con coraggio, nuove forme di espressione dell'eccellenza che ci contraddistingue”. Nicola Cesare Baldrighi, a nome del Consorzio Grana Padano, ha chiesto l'omaggio della città in cui Marchesi è diventato famoso. “Milano dedichi una strada o un luogo pubblico a Gualtiero Marchesi – si legge in una nota - come segno di gratitudine a un grande milanese, ambasciatore positivo e vincente della sua città”. Davide Oldani, uno dei più famosi Marchesi Boys, ha ricordato il suo maestro sostenendo: “Mi ha insegnato a vivere, dolce ed elegante quale era, non l'ho sentito mai urlare in cucina". Il grande cuoco e ambasciatore della cucina italiana nel mondo, oggi riconosce che Marchesi gli ha insegnato anche come comportarsi da un punto di vista etico, a rispettare le persone, come fossi "un suo figlioccio". Infine Gianfranco Vissani secondo cui "Gualtiero Marchesi – ha detto Vissani - è stato il più grande di tutti. A noi cuochi ha dato lustro e quello che oggi sappiamo fare lo dobbiamo a lui". "Benché non sia stato un suo allievo - ha affermato Vissani parlando di Marchesi - l'ho amato, è stato un uomo di grande valore e ricordare Gualtierino, come affettuosamente lo chiamavo, mi emoziona".