
Nello scalo romano, i pubblici ufficiali avrebbero autorizzato dei cittadini cinesi al rimborso Iva su delle fatture di merce comprata in Italia e poi destinata in modo fittizio all’esportazione in Cina. Sono accusati di far parte di un gruppo criminale internazionale

Tre pubblici ufficiali dell’Agenzia delle Dogane "Roma 2" - Servizio Operativo Territoriale - di Fiumicino sono stati arrestati il 18 novembre. I reati che vengono contestati sono: falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, tentata truffa aggravata ai danni dello Stato, e corruzione. I funzionari avrebbero autorizzato dei cittadini cinesi al rimborso IVA su delle fatture di merce comprata in Italia e poi destinata in modo fittizio all’esportazione in Cina -
Furti di tablet da bagagli smarriti a Fiumicino. Denunciati 2 addetti. FOTO
I tre addetti doganali sono accusati di far parte di un gruppo criminale internazionale, attivo nello scalo e nel Comune di Roma. Come spiega una nota dell’Arma, i funzionari apponevano il timbro doganale, autorizzando così alcuni cittadini cinesi al rimborso IVA su delle fatture relative a della merce (per lo più capi di abbigliamento e accessori di marche famose) acquistata in Italia e fittiziamente destinata all'esportazione in Cina -
Roma, 11 chili di eroina sequestrati a Fiumicino
Sono state bloccate circa 40mila fatture ingiustamente autorizzate, tutte emesse tra il 2014 e il 2016, per un valore complessivo di 2.260.000 euro. Se queste fossero state effettivamente rimborsate avrebbero prodotto un danno erariale allo Stato Italiano di circa 500mila euro -
Scoperto un gruppo di falsari che vendeva quadri online
I tre sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia Aeroporti di Roma, con l’aiuto del Servizio Antifrode dell'Agenzia delle Dogane "Roma 2”. Per i pubblici ufficiali sono stati disposti gli arresti domiciliari -
Furti di tablet da bagagli smarriti a Fiumicino. Denunciati 2 addetti. FOTO