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Si assentavano dal lavoro per dedicarsi all'usura: arresti a Bari

Cronaca
Le indagini sono state condotte tra il 2014 e il 2016 (Ansa)

Le indagini dei Carabinieri hanno rivelato l'esistenza di una rete criminale composta da persone che, abbandonando il lavoro durante l'orario di servizio, portavano avanti un'attività di prestiti a interessi molto elevati

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I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari sono riusciti a porre fine a un'attività di usura grazie a un'operazione svolta tra il capoluogo pugliese e i centri di Modugno e Santeramo in Colle che ha portato a 7 arresti (con 4 persone in carcere e 3 ai domiciliari) e altre 16 misure di sospensione dall'esercizio di pubblico servizio. I reati contestati sono quelli di usura aggravata dallo stato di bisogno delle vittime, estorsione, falsità ideologica e truffa aggravata. Alcune delle persone coinvolte portavano avanti la loro attività illecita assentandosi dal lavoro durante l'orario di servizio.

Minacce per i pagamenti

Le indagini che hanno portato a questi provvedimenti sono avvenute tra il dicembre del 2014 e il settembre del 2016 e hanno rivelato l'esistenza di una rete criminale che portava avanti un'attività creditizia illegale ai danni di numerosi cittadini baresi in condizioni di bisogno economico, tra i quali figurano alcuni artigiani e commercianti. In particolare le sette persone arrestate avrebbero prestato denaro a tassi di interesse molto elevati e, in alcuni episodi, avrebbero utilizzato la minaccia di gravi ritorsioni in caso di mancato pagamento da parte delle vittime.

Un codice per i prestiti

I membri del gruppo criminale utilizzavano un linguaggio "in codice", testimoniato dalle intercettazioni degli inquirenti, per portare avanti la loro attività, indicando con termini convenzionali gli importi delle rate dovute, la conclusione dell'accordo del prestito e la somma di denaro relativa. L'operazione dei Carabinieri ha portato anche al sequestro di ingenti somme e di documenti che costituivano la "contabilità" dell'attività illegale: fogli manoscritti che riportavano dati come il nome delle vittime, l’importo della rata e il lasso di tempo che mancava all’estinzione del prestito.

Assenti dal lavoro

Riguardo a due dei soggetti arrestati, dipendenti di un'azienda che lavora per la Asl di Bari, le indagini hanno documentato anche numerosi casi di assenteismo coinvolgenti pure altro personale della stessa impresa: i due in varie circostanze non si sarebbero infatti recati al lavoro e durante l'orario di servizio gestivano l'attività usuraria; risultavano comunque presenti grazie all'aiuto di colleghi che timbravano il cartellino al posto loro. I Carabinieri hanno individuato anche altri impiegati assenteisti che, in pieno orario lavorativo, si trovavano invece in località di villeggiatura, a pesca o a svolgere altre incombenze personali.