
All'esterno della caserma il ragazzo ha sorriso e fatto smorfie alle persone che lo attendevano. Dopo l'interrogatorio dei carabinieri, il 17enne reo confesso è stato trasferito in una casa "protetta"

Ha rischiato il linciaggio il 17enne reo confesso dell'omicidio della sedicenne Noemi Durini quando, nella notte del 14 settembre, è uscito dalla sede della stazione carabinieri di Specchia (Lecce) dove è stato ascoltato per molte ore -
L'omicida rischia il linciaggio
All'uscita della stazione il giovane si è reso protagonista di atteggiamenti di sfida verso la folla che lo aspettava all'esterno. Ha alzato le mani in segno di saluto, ha sorriso e fatto smorfie alle persone che gli fischiavano contro e lo apostrofavano -
L'omicida rischia il linciaggio
"Il ragazzo con me è stato molto tranquillo, remissivo, non ha fatto colpi di testa. Non mi aspettavo questa reazione all'uscita dalla caserma. Non è stato un bel gesto nei confronti della gente", ha detto il comandante della Stazione di Specchia, il maresciallo Giuseppe Borrello -
L'omicida rischia il linciaggio
Dopo l'interrogatorio, il 17enne reo confesso è stato trasferito in una casa "protetta" -
L'omicida rischia il linciaggio