Scontro tra treni in Salento: 27 feriti, riprende la circolazione

Cronaca

Sale il numero delle persone ricoverate per lievi traumi e contusioni dopo l’incidente che ha coinvolto due convogli tra San Donato di Lecce e la frazione di Galugnano. Uno dei due mezzi sarebbe partito con il rosso. FOTO

Sale a 27 il bilancio tra contusi e feriti, non gravi, dello scontro tra due treni avvenuto ieri in Puglia tra San Donato di Lecce e la frazione di Galugnano, nel Salento. Intanto la circolazione sulla tratta ferroviaria Lecce-Zollino è stata riaperta e continuano le indagini della Procura di Lecce che ha sequestrato scatole nere, documenti, e ascoltato alcuni testimoni.

Le difficoltà dei soccorsi

In totale erano un'ottantina i passeggeri dei due convogli, 27 sono rimasti feriti in modo non grave. Sette persone sono state trasportate all'ospedale "Fazzi" di Lecce, tre a Galatina e poche altre tra Copertino e Scorrano per lievi contusioni. L'incidente è avvenuto in una zona impervia, non raggiungibile con i mezzi di soccorso, e i sanitari del 118 e le forze dell'ordine hanno dovuto procedere a piedi per alcune decine di metri sulle rotaie per raggiungere il luogo dell'impatto e da qui trasferire, anche con barelle, i feriti nelle ambulanze. "Ho dovuto io indicare ai soccorritori la strada più breve per arrivare sul posto dell'impatto che si trova sotto una scarpata - ha spiegato il sindaco di San Donato di Lecce, Ezio Conte - Poi abbiamo condotto con lo scuolabus alcune decine di persone in Comune, dove in sala giunta è stato allestito un ambulatorio. Per fortuna non stiamo raccontando una tragedia, ma poteva andare peggio".

Circolazione riaperta

La circolazione sulla tratta ferroviaria è stata riavviata e già quattro mezzi sono transitati dalla stazione della piccola frazione del paese di San Donato, a 12 chilometri da Lecce. Tre dei treni avevano a bordo solo il macchinista e il controllore mentre sul quarto era presente una donna.

L’incidente

Come per l’incidente del 12 luglio 2016 tra Andria e Corato, che provocò 23 morti, una delle cause dello scontro è il binario unico. Uno dei due convogli era fermo al segnale di ingresso della stazione di Galugnano, mentre l'altro, spiegano dalle Ferrovie del Sud Est, sarebbe partito in direzione Lecce non rispettando il segnale rosso. Un errore, così come avvenne sulla Andria-Corato dove, secondo le indagini, il capostazione di Andria diede il via ad un treno dimenticandosi che dalla parte opposta, da Corato, era partito un altro convoglio.

Cronaca: i più letti