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Migranti: due stragi in mare. Nel 2017 previsti 200mila arrivi

Cronaca
Foto d'archivio (Ansa)

Nel fine settimana circa 200 morti al largo della Libia. Il Viminale: fino ad ora, nel nostro Paese, sbarcati in 43.245, il 38% in più del 2016. Mattarella, da Buenos Aires: "Quanta intolleranza sulle tragedie"

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Continuano gli arrivi dal mare in Italia che si prepara ad accogliere la cifra record di 200mila migranti, per il 2017. Fino ad ora nel nostro Paese sono sbarcati in 43.245, secondo il Viminale, cioè il 38% in più dell'anno record del 2016 in cui si sono contati 181mila arrivi. I viaggi verso le coste italiane dalla Libia, intanto, si sono intensificati e sono stati due i naufragi negli ultimi giorni in cui si stima che abbiano perso la vita circa 200 persone.

I due naufragi di imbarcazioni provenienti dalla Libia

Il primo naufragio si è verificato due giorni fa, quando un gommone proveniente dalla Libia si è rovesciato dopo aver imbarcato acqua. I superstiti, soccorsi da un mercantile danese e poi sbarcati a Pozzallo, hanno detto di essere sopravvissuti in acqua per molte ore restando aggrappati al natante. Un'ottantina di migranti, tra cui anche lo scafista, sono morti.
La seconda tragedia si è verificata l’8 maggio, quando l’Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni) ha dato notizia di un nuovo disastro: almeno 113 persone disperse in mare dopo che un gommone è affondato al largo di Al Zawiyah. La guardia costiera libica e alcuni pescatori sono riusciti a salvare solo sette persone, sei uomini e una donna. Secondo le testimonianze dei sopravvissuti, raccolte da Oim Libia, sul gommone si trovavano 120 persone tra cui 30 donne e nove bambini.

Mattarella da Buenos Aires: "Quanta intolleranza su tragedie"

Il fine settimana del 7 e dell'8 maggio, si è concluso con oltre seimila sbarchi. E, proprio sulla questione dei migranti, si è espresso, da Buenos Aires, anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Viviamo tempi nei quali le questioni migratorie assumono nuovamente enorme rilevanza”, ha detto Mattarella, in occasione del giorno del migrante italiano, “i mezzi di comunicazione portano alla nostra attenzione immani tragedie, in cui i temi della solidarietà e della dignità della persona, si scontrano - prima ancora che con preoccupazioni legate alla sicurezza - con intolleranza, discriminazioni e diffusa incapacità di riuscire a comprendere ciò che è in atto, ciò che sta accadendo nel mondo".
Guardando al fenomeni dei flussi nel Mediterraneo, "non possiamo che volgere lo sguardo all'esperienza che la terra argentina ha vissuto e alle vicende che hanno attraversato il nostro Paese, fin da prima dello stesso raggiungimento dell'Unità d'Italia", ha poi ricordato il presidente.