Post di un agente su Facebook: Diaz? Lo rifarei mille volte

Cronaca

Due giorni dopo la condanna dell'Italia per tortura, un poliziotto ha scritto un commento choc a difesa dell'irruzione nella scuola. Dopo le polemiche, dice: "Travisate le mie parole". Renzi: "Fare chiarezza". Alfano: "Non escludo massima severità"

"Io sono uno degli 80 del VII NUCLEO. Io ero quella notte alla Diaz. Io ci rientrerei mille e mille volte". E' il post comparso sulla pagina Facebook Fabio Tortosa, classe 1976. E' un poliziotto e il 9 aprile, due giorni dopo la condanna dell'Italia per tortura da parte della Corte Europea di Strasburgo, difende l'irruzione alla scuola Diaz. "Quello che volevamo fare era contrapporci con forza a chi aveva dichiarato guerra all’Italia". Le sue parole hanno raccolto centinaia di "mi piace". Tortosa, sempre su Facebook, ha insultato poi Carlo Giuliani ("o si sta con quella merda di Giuliani o con quelli che a Giuliani gli fanno saltare la testa se attenta alla tua vita"), il ragazzo rimasto ucciso durante gli scontri del G8 a Genova, nel 2001.

Tortosa: le mie parole sono state travisate - Immediata la polemica scatenatasi sui social network alla quale, dopo poche ore ha risposto direttamente Fabio Tortosa: "Le mie parole sono state travisate. Il VII nucleo a Genova nell'irruzione alla scuola Diaz ha rispettato  tutte le norme, le leggi e le prassi" (video). E aggiunge: "Quella  dell'irruzione alla scuola Diaz rimarrà una pagina nera per questo Paese ma chi c'era sa che è venuta fuori solo una parte della verità". E conclude dicendo: "Crediamo che questa voglia di verità debba albergare anche nelle alte sfere, non solo in me, nei miei colleghi che erano con me e nelle vittime, alle quali va tutta la mia solidarietà".

Avviati gli accertamenti, anche sui commenti - Il Dipartimento dalla Polizia ha già "avviato gli accertamenti relativi alla paternità delle dichiarazioni contenute" e, nel caso fossero "opera di un appartenente alla polizia di Stato, si avvieranno le conseguenti procedure disciplinari".  Non solo. Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza precisa che sono stati avviati accertamenti anche sull'identità delle persone che hanno commentato, spesso complimentandosi e innegiando, le dichiarazioni di Tortosa, per eventuali azioni disciplinari "nei confronti di tutti coloro che, se appartenenti alla Polizia di Stato, hanno effettuato commenti censurabili".

Renzi fare chiarezza - Sul caso interviene anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi che dice "no" a  "capri espiatori" sulle
violenze alla Diaz del G8 a Genova e, allo stesso tempo, sottolinea che non è stata fatta "chiarezza fino in fondo" sulle "responsabilità politiche di chi ha gestito quella vicenda".
Il ministro dell'Interno Alfano assicura che "con tutta la celerità necessaria e con il dovuto rigore, sarà valutato il comportamento del poliziotto in questione e i commenti che hanno avuto origine dalle sue dichiarazioni. Non escluderemo, pertanto, nessuna ipotesi di provvedimento disciplinare, anche quello di massima severità."

Commenti di sostegno - Intanto, colpisce il tono di tanti commenti al post, pubblicati prima della rimozione: "Grande Fabio", "d'altronde in un Paese dove Giuliani è ritenuto un santo che ti vuoi aspettare?", "per questo ti ho invidiato". E ancora: "Bella l'Italia! Un grande centro sociale dove sono subito tutti pronti a dare contro al 'poliziotto cattivo'", "Onore", "ho vissuto dei momenti che resteranno indelebili nella mia mente e nel mio cuore.. 80 torturatori con le palle".

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