La madre di Aldrovandi querela il Coisp per diffamazione

Cronaca

"Non posso tollerare più queste violenze" dice Patrizia Moretti, all'indomani della manifestazione di solidarietà verso gli agenti condannati per la morte del figlio. Scontro tra il ministro Cancellieri e il sindacato di polizia

"Ieri ho pianto molto. Oggi sono arrabbiata. Non sono più disposta a tollerare tutte queste falsità". Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, morto durante un controllo di Polizia a Ferrara a causa delle botte subite da 4 agenti, ha deciso di querelare per diffamazione il segretario Coisp Franco Maccari e il senatore Alberto Balboni.
Dopo il presidio del sindacato degli agenti, che il 27 marzo sono scesi in piazza per chiedere misure alternative al carcere per i colleghi condannati per eccesso colposo in omicidio colposo, Maccari e Balboni hanno infatti definito falsa la foto del ragazzo ucciso nel 2005 mostrata dalla donna al termine della manifestazione organizzata sotto il suo ufficio.

La mamma di Federico: "Non posso più sopportare queste violenze" - "Li querelo. So che dovranno rispondere di questo loro comportamento a me e a tutti – dice la mamma di Federico - E’ un dovere per me a questo punto. Non posso più sopportare queste violenze. Violenze nei miei confronti e nei confronti della città di Ferrara”.  Patrizia Moretti ribadisce poi la richiesta che gli agenti condannati vengano licenziati. "Quelli che devono venire allontanati dalla Polizia sono quelli responsabili della morte di mio figlio – spiega – Ci conto. Perché quelle persone proprio non sono degne di indossare una divisa. Né loro, né i loro amici che li sostengono".  Infine, ringrazia tutti quelli che le sono vicino. “Sono tanti i poliziotti che mi hanno espresso la loro solidarietà”.

Scontro Coisp-Cancellieri - Dal Coisp intanto, le accuse vengono respinte con forza al mittente. "Odiose strumentalizzazioni. Politica ipocrita, tecnici superficiali, sindacati vergognosi. Quanto al Ministro, è ora che vada a casa" sono le parole affidate a una nota. "Dal Coisp parole in libertà" la replica, a stretto giro, del ministro dell'Interno Cancellieri. Che ha speso ancora una volta parole di solidarietà per Patrizia Moretti: "Farei qualsiasi cosa per poter alleviare il suo dolore, purtroppo non si può tornare indietro, però siamo con lei".

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