Tangenti, ordine d'arresto per il deputato Pdl Milanese

Cronaca
Giulio Tremonti e in alto al centro Marco Milanese alla Camera dei Deputati durante il voto sul decreto legge Stabilità (Finanziaria) a Roma il 19 Novembre 2010
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Le accuse contestate all’ex consigliere di Tremonti sono di corruzione, rivelazione di segreto d'ufficio e associazione per delinquere. Il provvedimento è stato trasmesso alla Camera. Dall'ordinanza emerge anche un interrogatorio del ministro del Tesoro

Una ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa nei confronti del deputato del Pdl ed ex consigliere del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, Marco Mario Milanese. Il provvedimento, emesso su richiesta del pm Vincenzo Piscitelli della sezione Criminalità economica della Procura di Napoli, è stato trasmesso alla Camera dei Deputati per l'autorizzazione all'arresto. Le accuse contestate sono di corruzione, rivelazione di segreto d'ufficio e associazione per delinquere. Si apre così un nuovo capitolo dell'istruttoria condotta dalla Procura di Napoli, titolare dell'inchiesta sulla cossiddetta p4.

Le indagini rappresentano lo sviluppo dell'inchiesta in cui è coinvolto, tra gli altri, Paolo Viscione in relazione alle attività della società assicurativa Eig. Secondo l'accusa, Milanese avrebbe ricevuto da Viscione e dalla società somme di denaro nonché orologi di valore, gioielli e auto di lusso come una Ferrari e una Bentley, viaggi e soggiorni all'estero.
Tali 'regali', secondo le affermazioni fatte da Viscione costituivano il corrispettivo della rivelazione di notizie riservate e interventi per rallentare le indagini della Guardia di Finanza sulla società assicurativa. Nell'ambito dell'inchiesta, gli agenti della Digos di Napoli hanno eseguito anche altre due ordinanze agli arresti domiciliari nei confronti del sindaco di Voghera, Carlo Barbieri, e del commercialista Guido Marchesi, anch'egli di Voghera.

Marco Milanese, fino a qualche giorno fa era consigliere dell'Economia e uno dei più fidati collaboratori di Tremonti. Il 26 giugno scorso, però, si è dimesso dall'incarico in seguito alla notizia che sarebbe stato lui a rivelare ai magistrati napoletani che fu il capo di Stato Maggiore della Gdf, generale Michele Adinolfi - indagato nell'ambito dell'inchiesta P4 per rivelazione di segreto d'ufficio e favoreggiamento - a far arrivare al consulente Luigi Bisignani notizie dell'inchiesta della procura.

Intanto, dall'ordinanza cautelare a suo carico, rivela l'Ansa, vi è la notizia di un interrogatorio al quale è stato sottoposto alcune settimane fa proprio il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, in qualità di persona informata sui fatti nell'inchiesta P4, dai pubblici ministeri napoletani Francesco Curcio e Henry John Woodcock.

Nell'ordinanza a carico di Milanese, vi è inoltre un riferimento ad una intercettazione telefonica, nell'ambito dell'indagine P4, tra il premier Silvio Berlusconi e il capo di stato maggiore della Guardia di Finanza, generale Michele Adinolfi. Quest'ultimo è indagato nell'inchiesta P4 per rivelazione di segreto e favoreggiamento.

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