I giudici della Corte d’Assise d’Appello di Milano sono riuniti in camera di Consiglio per emettere la sentenza nei confronti di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all’ergastolo in primo grado per aver ucciso 4 persone, tra cui un bimbo di due anni
STRAGE DI ERBA: LE TAPPE
I giudici della corte d'assise d'appello di Milano si sono riuniti in camera di consiglio per emettere la sentenza nei confronti di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all'ergastolo in primo grado per la strage di Erba, in cui furono uccise 4 persone l'11 dicembre 2006. Il sostituto procuratore generale Nunzia Gatto, che ha chiesto la conferma della condanna all’ergastolo e a tre anni di isolamento diurno per i coniugi Romano, non ha infatti replicato alle arringhe delle difese e i giudici sono entrati in camera di consiglio senza far sapere i tempi nei quali renderanno nota la loro decisione.
I giudici hanno tre possibilità: potranno decidere per la conferma della condanna, per l'assoluzione oppure per una parziale rinnovazione del dibattimento, ovvero l'ammissione di nuove prove chieste dalla difesa che, in via principale, ha chiesto l'assoluzione per Olindo Romano e Rosa Bazzi. Tra le richieste di prova anche una perizia psichiatrica per accertare la capacità di intendere e di volere dei due imputati al momento del fatto e la loro possibile fragilità psicologica nel momento in cui confessarono la loro responsabilità in relazione alla strage. Confessione che poi ritrattarono.
Anche oggi Olindo e Rosa non hanno voluto rilasciare dichiarazioni spontanee. Un fatto che per Carlo Castagna, che nella strage di Erba ha perso la moglie, la figlia e il nipotino di soli due anni, sta ad indicare "che hanno avviato un percorso interiore e cominciano a rendersi conto delle loro bugie". Castagna si è detto "sereno" in vista della decisione dei giudici perché "sia in primo grado che in appello sono state rispettate tutte le procedure e sono stati rispettati i diritti degli imputati". Certo del fatto che i giudici confermeranno la condanna all'ergastolo si è detto anche Mario Frigerio, unico sopravvissuto alla strage che nell'eccidio perse la moglie Valeria Cherubini. "L'ergastolo - ha spiegato - è la sentenza più giusta anche per il rispetto delle vittime".
Nessun dubbio anche per Azouz Marzouk, marito e padre di due delle vittime della strage di Erba,: "E' una sentenza già scritta, non c'è nessun dubbio".
Non è ancora certo se Olindo Romano e Rosa Bazzi saranno presenti in Aula nel momento della lettura della sentenza. Stamani i coniugi erano presenti nella gabbia degli imputati. Rosa è apparsa ad alcuni molto tesa e a tratti sembrava piangesse.
LE DICHIARAZIONI DI CARLO CASTAGNA FUORI DALL'AULA
Guarda anche :
La difesa chiede l'assoluzione in appello
Olindo scrive a Frigerio: di' la verità
Olindo e Rosa, per la difesa due "ingenuotti dipinti come lupi"
Il procuratore generale chiede la conferma dell'ergastolo
I giudici della corte d'assise d'appello di Milano si sono riuniti in camera di consiglio per emettere la sentenza nei confronti di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all'ergastolo in primo grado per la strage di Erba, in cui furono uccise 4 persone l'11 dicembre 2006. Il sostituto procuratore generale Nunzia Gatto, che ha chiesto la conferma della condanna all’ergastolo e a tre anni di isolamento diurno per i coniugi Romano, non ha infatti replicato alle arringhe delle difese e i giudici sono entrati in camera di consiglio senza far sapere i tempi nei quali renderanno nota la loro decisione.
I giudici hanno tre possibilità: potranno decidere per la conferma della condanna, per l'assoluzione oppure per una parziale rinnovazione del dibattimento, ovvero l'ammissione di nuove prove chieste dalla difesa che, in via principale, ha chiesto l'assoluzione per Olindo Romano e Rosa Bazzi. Tra le richieste di prova anche una perizia psichiatrica per accertare la capacità di intendere e di volere dei due imputati al momento del fatto e la loro possibile fragilità psicologica nel momento in cui confessarono la loro responsabilità in relazione alla strage. Confessione che poi ritrattarono.
Anche oggi Olindo e Rosa non hanno voluto rilasciare dichiarazioni spontanee. Un fatto che per Carlo Castagna, che nella strage di Erba ha perso la moglie, la figlia e il nipotino di soli due anni, sta ad indicare "che hanno avviato un percorso interiore e cominciano a rendersi conto delle loro bugie". Castagna si è detto "sereno" in vista della decisione dei giudici perché "sia in primo grado che in appello sono state rispettate tutte le procedure e sono stati rispettati i diritti degli imputati". Certo del fatto che i giudici confermeranno la condanna all'ergastolo si è detto anche Mario Frigerio, unico sopravvissuto alla strage che nell'eccidio perse la moglie Valeria Cherubini. "L'ergastolo - ha spiegato - è la sentenza più giusta anche per il rispetto delle vittime".
Nessun dubbio anche per Azouz Marzouk, marito e padre di due delle vittime della strage di Erba,: "E' una sentenza già scritta, non c'è nessun dubbio".
Non è ancora certo se Olindo Romano e Rosa Bazzi saranno presenti in Aula nel momento della lettura della sentenza. Stamani i coniugi erano presenti nella gabbia degli imputati. Rosa è apparsa ad alcuni molto tesa e a tratti sembrava piangesse.
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