Difensore, scelta prudenziale rispetto mole documentale indagine
(ANSA) - COSENZA, 28 OTT - Si è avvalso della facoltà di non rispondere, davanti al Gip di Cosenza, Maurizio Abate, l'ex poliziotto cinquantenne arrestato martedì scorso con l'accusa di avere ucciso nel 2005 a Montalto Uffugo Lisa Gabriele, la giovane di 22 anni con la quale aveva una relazione extraconiugale.
"Si è trattato - ha detto l'avvocato Marco Facciolla, difensore di Abate insieme al collega Francesco Muscatello - di una scelta prudenziale, considerata la mole documentale da approfondire. Il fascicolo dell'inchiesta si compone, infatti, di 18 faldoni ed oltre 19mila pagine. Un incartamento investigativo che abbraccia anche l'originario fascicolo di indagine aperto nell'immediatezza dei fatti e poi archiviato" "Sotto il profilo delle esigenze cautelari - ha aggiunto Facciolla - va detto che, sebbene fosse notoria la sottoposizione di Abate ad indagini, atteso anche l'ampio risalto mediatico suscitato dall'esposto anonimo presentato nel 2018 che lo indicava quale responsabile del delitto, lo stesso giammai ha inteso rendersi irreperibile, né tanto meno ha dato corso ad interferenze con l'attività d'indagine, a riprova dell'assoluta linearità e serenità di condotta rispetto ai fatti che lo vedono ingiustamente coinvolto. In tale prospettiva e nella piena convinzione dell'innocenza dell'indagato rispetto a fatti ai quali egli è del tutto estraneo, verrà adito nei tempi di legge il Tribunale della libertà, auspicando una rivisitazione della posizione dell'indagato e che la ricerca della verità non venga prevaricata dalla spasmodica tensione all'individuazione di un capro espiatorio per appagare una pur legittima pretesa di giustizia da parte dei familiari della vittima, oltre che della collettività, rispetto ad una vicenda che, allo stato, resta tutta da chiarire". (ANSA).