Durante lockdown 100 misure prevenzione Questore Catanzaro

Calabria

Emessi avvisi orali, fogli di via e ammonimenti per stalking

(ANSA) - CATANZARO, 09 GIU - Oltre 100 misure di prevenzione sono state adottate dal questore di Catanzaro Mario Finocchiaro, in relazione a controlli effettuati durante il periodo di lockdown per l'emergenza covid-19. In quel periodo, i controlli per il rispetto delle norme previste per evitare il diffondersi del contagio, hanno costituito anche l'occasione per una intensificazione dei servizi di controllo del territorio, nell'ambito dei quali sono state verificate le posizioni di diversi soggetti rintracciati nel corso delle attività.
    Particolare attenzione è stata riservata a quelle situazioni di "forzata" convivenza fra le mura domestiche che potevano acuire contrasti, talvolta già preesistenti, con conseguenze lesive per vittime vulnerabili o minori. In particolare, il Questore a conclusione delle istruttorie condotte dalla Divisione anticrimine, negli ultimi tre mesi, ha emesso 62 avvisi orali nei confronti di persone ritenute pericolose per la sicurezza pubblica, ai quali è stato intimato di tenere una condotta conforme alla legge; in 4 casi sono stati adottati avvisi orali aggravati, che prevedono ulteriori prescrizioni.
    Nei confronti di 34 soggetti, ritenuti pericolosi e rintracciati al di fuori dei luoghi di residenza senza giustificato motivo, il Questore ha adottato altrettanti provvedimenti di rimpatrio con foglio di via obbligatorio, inibendo loro di ritornare, senza preventiva autorizzazione, per un periodo di tre anni, nel comune dal quale sono stati allontanati.
    Sono state, inoltre, considerate e valutate situazioni che evidenziavano atti persecutori o violenze domestiche ai danni si soggetti vulnerabili, per le quali il Questore ha adottato 7 ammonimenti per stalking nei confronti di soggetti legati alle vittime da pregressi rapporti sentimentali, di amicizia o di vicinato, nonché 2 ammonimenti per violenza domestica. In un caso, l'autore, tiranneggiava i fratelli conviventi, aggredendoli verbalmente e fisicamente per futili motivi e trattenendo, a titolo esclusivo, l'importo percepito dal nucleo familiare come reddito di cittadinanza. (ANSA).
   

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