
In occasione dell'evento che cade ogni anno il 21 novembre, ecco quali sono le specie più diffuse alle nostre latitudini e come distinguerle le une dalle altre. LA FOTOGALLERY

In occasione della Giornata mondiale degli alberi, che si celebra ogni anno il 21 novembre, ecco quali sono alcune delle specie più diffuse alle nostre latitudini e alcune delle caratteristiche che rendono peculiari e distinguibili le loro foglie
Perché le foglie cadono dagli alberi in autunno
Per prima cosa è necessario identificare quali sono le caratteristiche principali di una foglia, che consentono di riconoscere l'albero al quale appartiene
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Le foglie si possono distinguere, infatti, in base alla forma e alla dimensione, al colore e alla consistenza
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In base alla forma, ad esempio, si possono distribuire gli alberi in due grandi gruppi: conifere, che hanno foglie aghiformi e sono generalmente sempreverdi; latifoglie, con foglie larghe dai bordi irregolari. Nella foto alcuni abeti bianchi che appartengono al macro-gruppo delle conifere
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In secondo luogo, è il colore a fornirci altri indizi sull'albero di appartenenza delle foglie. Anche se, in questo caso, il compito risulta più arduo perché le foglie possono cambiare colore a seconda della stagione o dell'età della pianta. Nella foto alcuni pioppi con il tipico polline rilasciato durante la stagione primaverile e causa di allergie per milioni di persone
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Essendo dei sempreverdi, i pini sono probabilmente i più semplice da riconoscere non solo in base alla forma, sempre molto regolare e definita, ma ovviamente anche rispetto al colore
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Le foglie del faggio (nella foto) possono essere ovali o ellittiche. Presentano nella parte superiore una superficie lucida e priva di peli, mentre in quella inferiore ciuffi rossastri che spuntano agli angoli delle venature
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Il tatto è un altro senso molto importante nel riconoscimento dell'albero di appartenenza delle foglie. Queste possono presentarsi, infatti, sottili o più spesse, risultare lisce o ruvide. Nella foto un salice, le cui foglie hanno una colorazione verde chiara, sono lunghe, strette e dai margini lievemente seghettati. Nella stagione autunnale tendono ad assumere una colorazione giallo dorata
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Ancora più complesso è definire una classificazione delle foglie in base alla dimensione, che varia tantissimo in natura. Tendenzialmente le piante più comuni hanno foglie delle dimensioni medie di una mano
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Tra le latifoglie, invece, ci sono i castagni i cui frutti sono tipici della stagione autunnale. Le foglie di queste piante sono acuminate sulla punta e seghettate ai margini
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Anche il disegno della foglia, come abbiamo visto, può essere un elemento importante da prendere in considerazione. I bordi possono essere seghettati o dentati, addirittura. Le foglie della querce, ad esempio, hanno tendenzialmente una forma lobata
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Per certi alberi, un altro senso può venire in aiuto ai fini del riconoscimento: l'olfatto. Nel caso degli olivi, ad esempio, le foglie, di colore verde scuro, sono intensamente aromatiche
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