Gli anelli degli alberi sono sincronizzati a livello planetario

Scienze
Alla ricerca internazionale hanno partecipato anche due italiani (Getty Images)
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In una ricerca pubblicata su Nature è stato possibile determinare l'esistenza di connessioni tra gli eventi atmosferici e le tracce lasciate a livello globale nei tronchi delle piante

Una ricerca internazionale, pubblicata su "Nature Communications", ha dimostrato per la prima volta la sincronizzazione tra gli anelli degli alberi di tutto il pianeta. Lo studio è stato condotto da 67 scienziati, tra cui due italiani provenienti dal Cnr-Invalsa e dall'Università di Padova.

Lo studio

Gli studiosi hanno verificato tale assunto attraverso un'analisi dendrocronologica (cioé che cerca di datare un evento atmosferico attraverso lo studio delle correlazioni tra gli accrescimenti degli alberi), partendo da un evento registrato nel 774 d.C., anno in cui ci fu un rapido aumento della concentrazione atmosferica di radiocarbonio pari a circa 20 volte il normale tasso terrestre. Inoltre, ci fu anche un aumento della concentrazione dell'isotopo del berillio rilevato nelle carote di ghiaccio dell'Antartide. Un caso simile si verificò anche nel 993 d.C. Finora la comunità scientifica si era interrogata sull'estensione e le tempistiche del fenomeno e ora, grazie agli anelli degli alberi, è stato possibile determinarli. I ricercatori hanno analizzato gli anelli del legno provenienti da alberi viventi, legni storici, scavi archeologici e resti di legni subfossili appartenenti a 27 specie da cinque continenti per verificare la datazione di questi eventi che era messa in dubbio dall'ipotesi che una grande eruzione vulcanica avesse impedito la formazione degli anelli di accrescimento delle piante in alcune aree geografiche. L'individuazione così determinata di un modello universale per la datazione di precisione, che prende in considerazione interi continenti ed emisferi, costituisce una risorsa preziosa per la ricerca in campo climatico e ambientale, che interessa diversi settori disciplinari.

La precisione dell'analisi  

L'analisi è stata condotta da un'equipe internazionale composta da 67 studiosi di 57 istituti di tutto il mondo, tra i quali Mauro Bernabei dell'Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ivalsa) di San Michele all'Adige (Trento) e Marco Carrer dell'Università di Padova. "L'iniziativa, denominata Cosmic, ha consentito di fugare qualsiasi ipotesi sulla scomparsa degli anelli di accrescimento in conseguenza di eruzioni e di dimostrare la precisione annuale delle 44 serie dendrocronologiche più lunghe del mondo, tra cui quella plurimillenaria realizzata dal Cnr-Ivalsa in Trentino", spiega Bernabei. "Inoltre, il progetto - continua - ha dimostrato come la concentrazione media di radiocarbonio atmosferico sia generalmente più elevata alle latitudini settentrionali. Tale gradiente di diminuzione meridionale, all'interno e tra gli emisferi, era finora sconosciuto e sarà certamente oggetto di future ricerche".

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