Giornata dell’acqua, la corsa contro il tempo per salvare i ghiacciai

Stiamo finendo il ghiaccio. E per questo la Giornata mondiale dell’acqua 2025 è interamente dedicata ai ghiacciai che stanno inesorabilmente fondendo. Lo scioglimento è diffuso e generalizzato e incede a un passo complessivamente sempre più veloce. Mai tanto ne è stato perso come nell’ultimo anno, il 2023, di cui sono disponibili i dati del monitoraggio globale aggregati da Copernicus. Non c’è regione del pianeta che sia esente dal fenomeno, anche se in alcune i ghiacciai perdono più massa che in altre. Dati e unità di misura “Conservazione dei ghiacciai", recita lo slogan per la Giornata mondiale dell’acqua. Ma sembra un compito più che improbo a leggere i dati. E ancor di più se li si legge in sequenza temporale dal primo anno in cui si è iniziato il monitoraggio, nel 1976. La stima della perdita di massa dei ghiacciai globali si basa sulle valutazioni di team di ricerca internazionali che combinano osservazioni glaciologiche sul campo con misurazioni satellitari geodetiche compilate dal World Glacier Monitoring Service. Le misurazioni della massa vengono espresse in gigatonnellate di acqua, laddove una Gt equivale a un miliardo di tonnellate, e in metri di spessore. 2023, il record negativo I ghiacciai di tutto il mondo hanno registrato nel 2023 un nuovo record di perdita di massa annuale, pari a 1,1 metri di spessore del ghiaccio. Il che equivale allo scioglimento netto di 600 gigatonnellate di acqua. Non solo è la più grande perdita di massa annuale ma è anche superiore di circa 100 Gt in più rispetto a qualsiasi altro anno mai registrato. Per farsi un’idea un po’ più precisa di questo enorme volume, equivale a quasi cinque volte la quantità di ghiaccio contenuta in tutti i ghiacciai alpini. Se non visualizzi il grafico, clicca qui: https://public.flourish.studio/visualisation/22232337/ Non siamo solo in presenza di un record negativo, ma di una vera e propria serie. I quattro anni con la più grande perdita di massa globale dei ghiacciai mai registrata si sono verificati tutti negli ultimi cinque, e il 2022 e il 2023 sono stati i primi due anni in cui tutte le regioni glaciali hanno segnalato una perdita di ghiaccio. In giro per il mondo Le variazioni geografiche, però, non sono mancate e l’oscillazione della perdita di massa va dai 2,42 metri del Canada occidentale e degli Stati Uniti ai 40 centimetri del Caucaso. Oltre al record negativo dell'America settentrionale occidentale, è pessimo anche il risultato dell’Europa centrale, con uno scioglimento di acqua equivalente a 2,2 metri. Sopra alla media anche i ghiacciai in Alaska, nelle Ande meridionali, in Asia settentrionale e in Nuova Zelanda. Se non visualizzi il grafico, clicca qui: https://public.flourish.studio/visualisation/22234698/ I ghiacci europei Le cose come abbiamo visto non sono andate bene per i ghiacciai dell’Europa centrale. Le Alpi per di più hanno registrato un secondo anno consecutivo di estrema perdita di massa, per un totale di circa il 10% del loro volume. E da inizio secolo ne è scomparso più di un terzo . L’ultimo anno in cui si è verificato un aumento di massa è l’ormai lontano 2001. E non è andata meglio ai ghiacci islandesi, in serie negativa dal 1994 con la sola eccezione del 2015. Nel continente è La Scandinavia il territorio dove lo scioglimento procede più lentamente, ma la serie da inizio secolo rimane pesantemente negativa. Le cose, però, non sono sempre andate così. O almeno non così velocemente. Sia a livello globale che in Europa, i ghiacciai hanno visto una perdita sostanziale e prolungata di massa dalla metà del XIX secolo. Durante il secolo scorso il tasso di perdita è stato relativamente basso, intervallato da periodi di aumento di massa. Dagli anni '90, la perdita di massa del ghiacciaio è aumentata e dal 2000 sono quasi spariti gli anni di aumento. Se non visualizzi il grafico, clicca qui: https://public.flourish.studio/visualisation/22235839/ Innalzamento del livello del mare I ghiacciai sono essenziali per la vita, conservano il 70% dell’acqua dolce sul pianeta che, quando fonde al giusto ritmo, è essenziale per l'acqua potabile, l'agricoltura, l'industria, la produzione di energia pulita e per la sopravvivenza di ecosistemi sani. I ghiacciai che si sciolgono rapidamente, invece, causano incertezza nei percorsi di deflusso e nella portata degli stessi, con profondi impatti sul rischio idrogeologico, e di conseguenza sulle persone e sull’ecosistema. Impatti non sempre quantificabili. Ma gli scienziati di Copernicus hanno elaborato una stima di uno degli effetti certi dello scioglimento glaciale. La perdita di massa registrata nel 2023 ha contribuito per 1,7 millimetri all'innalzamento medio globale del livello del mare. Si tratta del più grande deflusso annuale da quando sono iniziate le registrazioni satellitari quasi 50 anni fa, e quasi il doppio della media dei dieci anni - già pessimi - precedenti . L’appello delle Nazioni Unite per questa Giornata mondiale dell’Acqua 2025 è di prendere provvedimenti per ridurre quanto prima le emissioni climalteranti.

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