Turbolenza su aereo Londra-Hong Kong, perché c'entra il cambiamento climatico
Il meteorologo Lorenzo Tedici conferma che l'incidente della Singapore Airlines è correlato al climate change. "Nel XXI secolo volare in aereo è più pericoloso per i temporali forti causati dall’aumento del caldo", sottolinea. Per l'ex pilota Baratti eventi atmosferici estremi di questo tipo saranno "sempre meno prevedibili". Secondo il National Transportation Safety Board Usa, infatti, tra il 2009 e il 2018, gli equipaggi non hanno ricevuto preavvisi in circa il 28% dei problemi legati al meteo
- L'incidente accaduto al Boeing di Singapore Airlines accende i riflettori sul fenomeno delle turbolenze ad alta quota, in particolare quelle improvvise, e le correlazioni di questi fenomeni con i cambiamenti climatici
- Lorenzo Tedici, di ilMeteo.it, conferma a Sky TG24 la possibile relazione tra la turbolenza che ha colpito il volo Londra-Hong Kong e il climate change. “Nel XXI secolo volare in aereo è più pericolo per i temporali forti che sono causati dall’aumento del caldo. Questo genera più energia, quindi più venti verticali all’interno del cumulonembo. Si formano quindi correnti ascensionali e discensionali molto violente e quando ci passi in mezzo con l’aereo ‘salti’”
- Su Repubblica, l’ex pilota Dario Baratti ha rilasciato un’intervista in cui punta il dito proprio sul climate change come causa primaria di questo tipo di indicenti. “I cambiamenti climatici stanno rendendo molto meno sicura la navigazione aerea”, ha spiegato. “Turbolenze e correnti a getto, che prima si verificavano nelle zone più calde del mondo, adesso avvengono ovunque e con intensità non sempre immaginabili”. L’ex pilota sottolinea che il problema può verificarsi anche in Italia
- L’aereo della Singapore Airlines è stato colpito da turbolenza fortissima e improvvisa che ha provocato la morte di un britannico di 73 anni, probabilmente per infarto, e il ferimento di 40 passeggeri, di cui 7 ricoverati in gravi condizioni. Per Baratti il volo è stato investito da una corrente a getto, flusso d’aria improvvisa che provoca di colpo un cambio di quota
- L’ex pilota ha spiegato a Repubblica che le carte del meteo prevedono il formarsi di possibili correnti a getto, indicando anche “un determinato luogo e tempo” in cui si verificheranno. “Ma sono previsioni, appunto: e non sempre si avverano del tutto” proprio a causa “dei cambiamenti climatici”
- Sul tema, la Cnn ha riportato un dato significativo: ogni anno negli Stati Uniti circa 65.000 voli aerei subiscono moderate turbolenze, mentre quelle più gravi sarebbero 5.500. Numeri destinati a crescere. Il professor Paul Williams, docente di scienze atmosferiche all'Università di Reading, nel Regno Unito, ritiene che il cambiamento climatico e il riscaldamento globale riguardino anche la portata delle turbolenze
- Williams ha iniziato a studiare il fenomeno nel 2013, concludendo che "l'incidenza delle forme più gravi potrebbe raddoppiare o triplicare nei prossimi decenni". Sempre più concreto il rischio di fenomeni improvvisi, come la "clair air turbulence". Non è collegata ad alcun indizio visivo come tempeste o nuvole, colpisce all'improvviso ed è difficile da evitare
- Secondo il National Transportation Safety Board americano, tra il 2009 e il 2018, l'equipaggio di volo non ha ricevuto alcun preavviso in circa il 28% degli incidenti legati alle turbolenze
- L'analisi di Williams prevede che quelle inattese aumenteranno significativamente entro il periodo 2050-2080, in particolare lungo le rotte aeree più trafficate. Crescerà anche la durata media dei fenomeni
- Su un volo transatlantico si prevedono al momento 10 minuti di turbolenza. Questa finestra temporale "potrebbe aumentare fino a 20 minuti o mezz'ora", ha spiegato il professore
- Nel futuro i passeggeri vedranno quindi il segnale della cintura di sicurezza accendersi più spesso
- NON SARÀ MENO SICURO VOLARE
Sempre meno incidenti aerei, il 2023 è stato l'anno più sicuro per volare