Alluvione Emilia-Romagna, Giorgio Parisi: abituarsi a eventi estremi

Ambiente

Lo sostiene in un'intervista al Corriere della Sera il Nobel per la fisica, che poi raccomanda: "Nelle case cominciamo da una cosa semplice: mettere i doppi vetri a tutte le finestre d’Italia. E sui tetti impianti ad energia solare. Con questa mole di lavori si darebbe anche molta occupazione"

"Abituiamoci agli eventi estremi, dipendono dall'aumento della temperatura. Ma per combatterli stiamo facendo poco: bisognerebbe iniziare a mettere i doppi vetri a porte e finestre". A dirlo in un'intervista al Corriere della Sera il Nobel per la fisica Giorgio Parisi, secondo cui le responsabilità della situazione presente vanno attribuite alla "comunità mondiale. Ma anche noi in Italia".

Tutta colpa della CO2

Il disastro dell'Emilia Romagna allagata? (ALLUVIONE IN EMILIA - IL LIVEBLOG - LO SPECIALE) "Eventi che dipendono dai cambiamenti climatici, dall'aumento della temperatura. E noi per combattere questi cambiamenti stiamo facendo davvero pochino" ma "dobbiamo abituarci". Per Parisi non c'è dubbio che i cambiamenti climatici dipendano dalle attività dell'uomo "per via delle emissioni di CO2" e quanti sostengono il contrario, i negazionisti del clima che "negano il nesso sono meno dell'1% degli scienziati del campo". Secondo il Nobel per la fisica "la storia della temperatura della Terra è analizzata con notevole precisione. Anno per anno si conosce la temperatura media della Terra" e ciò starebbe a dimostrare che l'aumento della temperatura dipende dalla CO2 e non da fluttuazioni climatiche. E la media della temperatura che sale si ricava "dai cerchi che segnano i tronchi degli alberi, dai segmenti di carotaggi polari. Un aumento così rapido della temperatura come negli ultimi 40 anni non si era mai visto", dice Parisi. 

Eventi estremi

Il risultato finale - sostiene il Nobel per la fisica - è che "nelle regioni polari la temperatura è aumentata di 3, anche di 4 gradi per via dell'aria calda che arriva dall'Equatore. All'Equatore va l'aria fredda che arriva dal nord. Questa circolazione a cui non siamo abituati aumenta l'energia che si accumula nell'atmosfera e che si sfoga negli eventi estremi". Per evitare tutto questo, aggiunge Parisi, bisogna assolutamente "realizzare un piano mondiale facendo un accordo climatico soprattutto con l'India e la Cina che insieme fanno quasi metà dell'umanità" tenendo conto che quest'ultimi "sono Paesi molto restii".

"Doppi vetri alle finestre"

Quanto all'Italia e a quel che può fare in concreto? Si deve realizzare "una transizione energetica reale. Bloccare la nostra dipendenza dal gas, dal petrolio e passare alle energie rinnovabili". Nelle case - conclude Parisi - "cominciamo da una cosa semplice: mettere i doppi vetri a tutte le finestre d’Italia. E su tutti i tetti impianti ad energia solare. Con questa mole di lavori si darebbe anche molta occupazione"

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