
Emissioni di Co2, ecco i Paesi che inquinano di più: in testa la Cina
Oltre a Pechino, i maggiori responsabili sono Stati Uniti, Ue, India, Russia e Giappone: insieme causano il 66,4% del consumo di combustibili fossili e il 67% delle emissioni globali. Lo dice un report dell’Unione europea. Anche di questo deve occuparsi la Cop27

Si è aperta la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2022, la Cop27. Dovrà affrontare numerose tematiche ambientali e le premesse non sono buone: nel 2021, le emissioni globali di Co2 sono cresciute del 5,3% rispetto al 2020. I maggiori responsabili sono Cina, Stati Uniti, Ue, India, Russia e Giappone
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I cinque Paesi messi insieme causano il 66,4% del consumo di combustibili fossili e il 67% delle emissioni globali di Co2 fossile: ognuno di questi Paesi ha aumentato le emissioni di anidride carbonica nel 2021. Lo si legge su Il Sole 24Ore, che riporta i dati del "CO2 emissions of all world countries, 2022 Report" della Commissione europea
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Secondo quanto stabilito dall’Accordo di Parigi del 2015, le emissioni nette di gas serra dovrebbero scendere del 43% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2010. L’Onu però intravede un aumento del 10,6%. Anche di questo si occuperà la Cop27
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Le emissioni dell’Unione europea sono cresciute del 6,5% nel 2021, ma sono anche diminuite del 5% rispetto al 2019 (da ricordare che i dati relativi al 2020 sono molto bassi a causa dei blocchi indotti dalla pandemia). Questa notizia, dice il report, indirizza l’Ue sulla strada per raggiungere il proprio obiettivo di ridurre le emissioni del 55% entro la fine di questo decennio

Il Paese che produce più gas serra è la Cina, con oltre il 33% del totale. Pechino supera da sola i quattro Paesi che la seguono: Stati Uniti, Unione europea, India e Russia. Come precisa Il Sole, la Cina non ha ancora raggiunto il picco di emissioni: è previsto prima del 2030

Nel corso del tempo molti dati sono cambiati. Negli anni ’70 al primo posto fra le nazioni responsabili del maggior inquinamento c’erano gli Stati Uniti. Nel 2005 è avvenuto il sorpasso della Cina, conseguente al suo sviluppo economico

La produzione di energia rimane il principale responsabile di emissioni di gas serra: nel caso della Cina ha costituto il 44% delle emissioni totali, sempre facendo riferimento al 2021

È necessaria un’inversione di tendenza, che però non potrà verificarsi senza una maggiore cura della natura: le foreste sono fondamentali nell’abbattere l’anidride carbonica immessa in atmosfera. La deforestazione ha di conseguenza un impatto molto negativo – come risaputo – sul cambiamento climatico

Il primo appuntamento importante per la Cop27 sarà il vertice dei leader del 7 e dell’8 novembre. I partecipanti saranno 125 tra capi di Stato e di governo. Oltre a loro anche un corpo di diplomatici provenienti da 200 Paesi e 40mila esponenti di Ong, società civile, studiosi, difensori dei diritti e settore privato

Come sottolineato, le premesse non sono buone: il Programma Onu per l’ambiente ha avvertito che "la finestra di opportunità” per limitare l’aumento delle temperature “si sta chiudendo”. L’impegno preso con l’Accordo di Parigi nel 2015 vorrebbe contenere entro i 2°C (meglio se 1,5°) il riscaldamento globale, rispetto ai livelli preindustriali. Per Unep entro fine secolo si rischia invece di raggiungere +2,6°: un livello “catastrofico”
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