Save the Wave: progetto IOC-UNESCO per gli ecosistemi del Mediterraneo

Ambiente

Si parte dal Golfo di Palermo per arrivare a tutto il bacino del Mediterraneo, l’obiettivo è chiaro: tutelare e ripristinare gli ecosistemi marini con particolare attenzione alle praterie di Posidonia oceanica, alle popolazioni di coralli e di altre specie

Save The Wave è un progetto concreto di tutela del mare, coordinato dal team di Ocean Literacy della Commissione Oceanografica Intergovernativa dell'UNESCO (IOC-UNESCO) e nato nell’ambito del Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile (2021 – 2030), che alle azioni di ripristino affianca iniziative di divulgazione e sensibilizzazione, per promuovere la consapevolezza dei cittadini sul ruolo svolto dagli ecosistemi marini, per mitigare il cambiamento climatico ed ottenere un oceano sano, resiliente e produttivo entro il 2030. L’intento è creare una rete di iniziative e sinergie tra aziende, ricercatori, università, organizzazioni no-profit. Partner del progetto è E.ON Italia, Davide Villa, Chief Customer Officer dell’azienda racconta: “Da anni, abbiamo intrapreso una serie di iniziative concrete e di sensibilizzazione che coinvolgono anche i nostri clienti, in particolare, con il nostro progetto Energy4Blue. Dal 2021, siamo al fianco del Decennio del Mare per il ripristino della Posidonia oceanica nel Golfo di Palermo nell’ambito di Save The Wave. Siamo orgogliosi di supportare UNESCO in questo progetto che abbraccia tanti temi e che ci consente di salvaguardare il mare e l’ambiente, ridurre le emissioni, ma anche educare i più giovani e la comunità locale, per sviluppare una vera Generazione Oceano”.

 

I primi risultati

Save The Wave ha già prodotto i primi risultati, visibili nel golfo di Palermo, nella spiaggia di Mondello, dove grazie a E.ON Italia, e al biologo marino Antonio Scannavino è iniziata in questi mesi la riforestazione di 100 mq di Posidonia oceanica, per rigenerare l'ecosistema precedentemente esistente in quella zona. Ma cos’è esattamente la Posidonia? È una pianta marina endemica del Mar Mediterraneo in grado di formare grandi praterie sommerse, vere e proprie “foreste del mare” che favoriscono la biodiversità, fungendo da casa e fonte di cibo per molluschi, pesci e crostacei. Con il progetto Save the Wave verranno ripristinati e tutelati i coralli del Mediterraneo, importanti risorse oggi in pericolo a causa delle azioni umane e del cambiamento climatico. Il progetto ha uno scopo educativo: per raccontare il tema del Blue Carbon e dell’assorbimento della CO2 da parte dell’oceano, sono stati coinvolti gli studenti del Liceo Galileo Galilei di Palermo, che stanno seguendo l’intero sviluppo della prateria di Posidonia oceanica. Inoltre, punta a coinvolgere l’intera comunità locale ai biologi e agli esperti si affiancano i pescatori siciliani che hanno particolarmente a cuore l’habitat della zona e che stanno mettendo al servizio del monitoraggio la loro grande esperienza. 

plastica in mare

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La parola dell’esperto

“Le praterie di Posidonia sono un ecosistema che ospita circa il 25% della biodiversità del Mediterraneo. Inoltre, proprio come le piante terrestri, la Posidonia oceanica produce ossigeno e cattura biossido di carbonio dall’atmosfera, intrappolandolo nelle radici e nel substrato sottostante per centinaia o addirittura migliaia di anni: sono quindi ecosistemi Blue Carbon, alleati fondamentali per contrastare gli effetti del cambiamento climatico”- spiega Francesca Santoro, Specialista di Programma della Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO e promotrice in Italia del Decennio del Mare (2021-2030). “È fondamentale coinvolgere la comunità locale e renderla consapevole della presenza degli ecosistemi marini. Con Save the Wave vogliamo sottolineare proprio questo: la piantumazione segna l’inizio di un percorso di ripristino che risulta efficace soltanto creando una cittadinanza attiva capace di promuovere essa stessa azioni di salvaguardia”. 

Ocean indien - Ile au nord de Madagascar
Tortue verte ( Chelonia mydas). Après l'éclosion des oeufs, un bébé tortue a réussi à atteindre la mer. Mais seuls 2% d'entre eux survivent : il leur faut éviter les crabes, les frégates, les requins, pour espérer devenir un jour des tortues adultes. Cette espèce peut atteindre  1 mètre 80 pour 150 kilos. La femelle est mature de 10 à 40 ans. La femelle peut pondre une centaine d'oeufs jusqu'a cinq fois par an, en général sur la plage où elle est née. La tortue verte ( Chelonia Mydas ) fait partie des espèces en danger. Particulièrement menacée, depuis 1994  elle est inscrite sur la RED LIST (www.redlist.org).

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Il futuro di Save The Wave

Il progetto di ripristino punta a espandersi nel resto del Mediterraneo si stanno identificando nuove aree in cui intervenire e, in contemporanea, si sta lavorando sul fronte dell’Educazione all’Oceano con l’iniziativa Save the Wave App Challenge realizzata con Axa Italia e Gamindo e rivolta agli studenti dei licei. Il programma prevede una formazione per i ragazzi sull’Ocean Literacy e sul coding per coinvolgerli in una vera e propria challenge in cui dovranno sviluppare idee per una app che supporterà la comunicazione del progetto Save the Wave. L’idea migliore sarà realizzata per lanciare un videogioco a impatto sociale e ambientale che consentirà di convertire i premi che le persone conquisteranno all’interno del gioco in progetti di rigenerazione di Posidonia, coralli e altri habitat. 

SUNSET BEACH, CA - DECEMBER 4:  Waves break on December 4, 2009 off Sunset Beach, California. A report released this week called the California Climate Adaptation Strategy predicts that sea level rise will likely inundate many California coastal areas by 2050. The report also concludes that population growth and declining water supplies could cause major disruption if water users don't reduce their consumption by about 20 percent. The report is the first US governmental attempt to ascertain the likely impacts of climate change on communities, infrastructure and the environment, and to propose ways to adapt to those changes. Among other recommendations, the report calls for a ban on new developments in areas at risk of sea level rise, storm surges or coastal erosion.   (Photo by David McNew/Getty Images)

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World Ocean Day

Proprio il tema della “Revitalization” sarà al centro del World Ocean Day di quest’anno (8 giugno 2022), per ricordare la necessità di agire insieme per dare nuova vita all’oceano. Allo stesso tempo, Save the Wave risponde alla call to action lanciata dalla Decade on Ecosystem Restoration (2021-2030) delle Nazioni Unite, che sottolinea la necessità di ripristinare gli ecosistemi danneggiati a causa delle attività umane. Il ripristino dell’ecosistema marino è fondamentale per rispondere agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, in riferimento ai cambiamenti climatici e alla conservazione della biodiversità. 

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