
Città e spazi verdi, Trieste e Torino le peggiori in Europa. La classifica
Secondo uno studio dell'ISGlobal di Barcellona, sono circa 43mila i morti che ogni anno si potrebbero evitare con più parchi e giardini in città. Tra i centri urbani peggiori anche Blackpool (Regno Unito) e Bruxelles (Belgio). La ricerca è stata effettuata in 31 Paesi europei, per un totale di 978 città e 49 aree metropolitane

Sono 43mila gli europei che ogni anno muoiono per mancanza di spazi verdi. Decessi evitabili, se si seguissero le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità secondo cui ogni centro urbano dovrebbe garantire almeno 5mila metri quadrati di aree verdi a distanza non superiore a 300 metri da ogni abitazione. Sono i risultati della ricerca condotta dall’ISGlobal (Barcelona Institute for Global Health) su 978 città e 49 aree metropolitane europee. Le due città con il tasso di mortalità più alto per mancanza di verde sono italiane: Torino e Trieste
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Il capoluogo friulano e quello piemontese sono le due città europee oltre i 100mila abitanti con meno spazi verdi per la popolazione. Al terzo posto l’area metropolitana di Blackpool, Regno Unito, seguita da Gijón, Spagna, e Bruxelles, Belgio
Clima, cyber-security e pandemie: i rischi che spaventano il mondoGli altri centri urbani con meno verde per i cittadini sono Le Havre (Francia), Szombathely (Ungheria), Bolougne-Sur-Mer (Francia), l’area metropolitana di Copenaghen (Danimarca), A Coruña (Spagna) e Lione (Francia)
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LA RICERCA - La ricerca è stata effettuata su un territorio che comprende 169 milioni di adulti, circa il 32% della popolazione dei 31 Paesi europei oggetto di indagine
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Per calcolare lo spazio verde disponibile in ciascuna città, lo studio ha utilizzato il Normalised Difference Vegetation Index (NDVI), che indica quanto è effettivamente verde e salutare uno spazio urbano, includendo tutti i tipi di vegetazione, dagli alberi in strada ai giardini privati. Viene misurato via satellite
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Lo studio, che si basa su dati di mortalità del 2015, sottolinea che il 62% della popolazione vive in aree con meno spazi verdi di quelli raccomandati. Le morti associate a questo dato sono 42.968, circa il 2,3% di tutte le morti per cause naturali

Un altro parametro considerato è quello della percentuale di spazi verdi, che però include solamente gli spazi così dichiarati dalle amministrazioni pubbliche. Secondo questo criterio, le morti evitabili scenderebbero a 17mila

Un limite della ricerca, fanno notare gli stessi autori, è che non sono state prese in considerazione le “aree blu”, come fiumi e spiagge, i cui benefici per la salute non sono dunque stati stimati

L’analisi, dice la ricercatrice ISGlobal Eveline Pereira Barboza, è stata condotta dividendo le città in griglie da 250 per 250 metri quadrati. I risultati mostrano come gli spazi verdi non siano solo mal distribuiti tra diversi centri urbani, ma anche all’interno di una stessa città, tra quartieri diversi
Le capitali europee con il tasso di mortalità più alto sono Atene (in foto), Bruxelles, Budapest, Copenaghen e Riga

Altre città italiane nella lista sono: Massa Carrara (13esimo posto), Livorno (15esimo), Napoli (19esimo) e Venezia, in foto, (22esimo posto)

Gli spazi verdi, si legge nella ricerca, sono associati a numerosi benefici, da una più lunga aspettativa di vita a meno problemi di salute mentale, dalla prevenzione di malattie cardiovascolari a migliori funzioni cognitive nei bambini e negli anziani