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G20 sul clima a Napoli, intesa parziale. Da clima a smart city, i punti del documento

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24 lug 2021 - 08:34 25 foto

Il summit in Italia ha portato ad un accordo di massima, ma non all’ambizioso piano cui la presidenza italiana puntava. Dopo una lunga mediazione condotta da Italia e Usa, i ministri dell'Ambiente hanno sottoscritto un documento finale congiunto confermando sostanzialmente gli impegni dell'accordo di Parigi, ma non sono riusciti a trovare un punto comune sugli impegni più vincolanti

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Un'intesa di massima, ma non l'accordo ambizioso cui la presidenza italiana puntava. Dopo una maratona difficile e una lunga mediazione condotta da Italia e Usa, i ministri dell'Ambiente del G20 hanno sottoscritto un documento finale congiunto su clima ed energia, i temi più controversi, confermando sostanzialmente gli impegni dell'accordo di Parigi, ma non sono riusciti a trovare l'intesa sugli impegni più vincolanti

G20 di Napoli, raggiunta intesa su clima ed energia
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Nessuna accelerazione quindi. I due punti della 'discordia' riguardano l'impegno a rimanere sotto 1,5 gradi di riscaldamento globale al 2030 ed eliminare il carbone dalla produzione energetica al 2025, e sono stati rinviati al livello successivo della discussione politica, ovvero al G20 dei capi di Stato e di governo

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Usa, Europa, Giappone e Canada erano favorevoli a mettere nero su bianco ulteriori sforzi mentre India e Cina non hanno concordato sulla formulazione sul limite di 1,5 gradi Celsius per l'aumento delle temperature globali fissato dall'accordo di Parigi, che pone l'obiettivo di mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2 gradi e di proseguire gli sforzi per limitare l'aumento a 1,5 gradi raggiungendo un equilibrio tra le emissioni antropogeniche e gli assorbimenti da parte dei pozzi di gas a effetto serra nella seconda metà di questo secolo

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"Nessun Paese ha messo in dubbio l'accordo di Parigi, la convinzione c’è ma alcuni Paesi economicamente rischiano di non farcela" in una decade, ha detto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, che ha fatto gli onori di casa in questi due giorni portando avanti una negoziazione che lui stesso ha definito "molto complessa"

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"Il Comunicato è stato adottato da tutti e i due punti su cui solo India e Cina non concordano nella formulazione sono stati spostati al livello Capi di Stato", ha precisato Cingolani. "Tutti sono impegnati per la decarbonizzazione, il problema è sulla scala dei tempi", ha aggiunto il titolare della Transizione ecologica sottolineando che alcuni Paesi si oppongono a un'accelerazione. Anche Russia e Cina, come si legge in un comunicato di sintesi del documento finale, si sono impegnati a eliminare gradualmente la produzione di energia dal carbone sena sosta

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Ad opporsi all'eliminazione delle emissioni 2050 sono paesi come Brasile, Cina, India e Arabia Saudita che chiedono vincoli più soft rispetto a quelli prospettati dall'accordo di Parigi e mantengono una certa reticenza. Il G20 di Napoli è considerato una tappa decisiva in vista della conferenza sul clima delle Nazioni Unite, Cop 26, che si svolgerà a Glasgow a novembre 

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AZIONI CONTRO CAMBIAMENTO CLIMATICO - Vengono riaffermati gli impegni dell'Accordo di Parigi come il faro vincolante che dovrà condurre fino a Glasgow, dove si svolgerà, a novembre, la COP 26. Obiettivo comune è mantenere la temperatura ben al di sotto dei 2 gradi e a proseguire gli sforzi per limitarla a 1,5 gradi al di sopra dei livelli preindustriali

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I Paesi del G20 concordano nell'aumentare gli aiuti ai paesi in via di sviluppo affinché nessuno resti indietro. Rimane centrale il ruolo dell'impegno finanziario da 100 miliardi, così come previsto dall'Accordo di Parigi, con l'impegno ad aumentare i contributi ogni anno fino al 2025. E un ruolo, per l'aumento di questi fondi, è in particolare alle istituzioni finanziarie per lo sviluppo e alle banche multilaterali

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TRANSIZIONE VERSO ENERGIA PULITA - Tutti i Paesi sono attivi nella transizione energetica totale, impiegando i 2 miliardi di dollari delle risorse dei Climate Investment Funds (CIFs). Si sottolinea il grande potenziale delle rinnovabili offshore, dell'energia oceanica e della possibilità di implementare questo tipo di tecnologia

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L'efficienza energetica ha un ruolo chiave per la riduzione dei gas serra e la promozione della crescita economica sostenibile. È opportuno agire su efficienza, modelli di produzione e consumo sostenibili e circolarità, consapevoli che nessun singolo carburante o tecnologia da solo può consentire all'intero settore energetico di ridurre le emissioni di GHG

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Perno dell'economia energetica del futuro è l'idrogeno, in chiave della riduzione delle emissioni soprattutto nei settori difficili da abbattere. Si riconosce la necessità di continuare a investire per le tecnologie rinnovabili, insieme alla riduzione dell'uso del metano, e di procedere spediti verso la riduzione della povertà energetica. Viene riconosciuto che sistemi energetici convenienti, affidabili, sostenibili e moderni sono essenziali per proteggere il nostro pianeta e la sua gente

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Anche Russia e Cina si sono impegnati a eliminare gradualmente la produzione di energia dal carbone sena sosta. L'efficienza energetica è un fattore cruciale nelle transizioni di energia pulita e nella crescita economica, per questo il G20 si impegna ad aumentare le iniziative multilaterali già esistenti a livello mondiale

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ALLINEAMENTO AI FLUSSI FINANZIARI DI PARIGI - Viene data un'importanza centrale a orientare gli sforzi finanziari ed economici dei paesi del G20 verso gli obiettivi dell'Accordo di Parigi, tenendo conto degli sforzi per sradicare la povertà, verso una transizione giusta e inclusiva

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A questo scopo è riconosciuta la necessità di sfruttare meglio l'intera gamma di leve e strumenti politici disponibili, inclusi i diversi pacchetti adottati per la ripresa dal Covid-19. Le strategie di adattamento e resilienza possono essere ulteriormente integrate nei flussi finanziari nazionali e internazionali anche attraverso la mobilitazione di ulteriori risorse pubbliche e private

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RIPRESA SOSTENIBILE E INCLUSIVA - È stato riconosciuto che le misure di ripresa in linea con l'Accordo di Parigi e con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile hanno il potenziale per portarci oltre l'approccio tradizionale, aumentare la resilienza economica e sociale globale e condurci, quindi, sulla strada per raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi

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In questo senso l'introduzione di politiche, strumenti e tecnologie sostenibili possono consentire progressi sostanziali verso gli obiettivi a lungo termine dell'accordo di Parigi e per un futuro resiliente ai cambiamenti climatici, che garantisca e fornisca sia un impulso al benessere sociale che alla crescita e allo sviluppo economico sostenibile

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Pur riconoscendo la necessità di continuare a dare priorità agli sforzi per far fronte al Covid-19, i G20 si impegnano a destinare una quota ambiziosa dei fondi per i piani nazionali di ripresa e resilienza a favore di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici

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Si raccomanda, inoltre, di usare al meglio i piani di ripresa per stimolare e ridurre i rischi di investimento nel settore privato, anche attraverso la promozione di strumenti di finanziamento congiunti pubblico-privato e partenariati pubblico-privato, al fine di stimolare contemporaneamente la crescita economica, creare posti di lavoro, valorizzare le donne, i giovani e le categorie emarginate

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I G20 sottolineano inoltre l'importanza di costruire un'efficace valutazione preventiva delle misure di ripresa a livello nazionale e di condividere le migliori esperienze, politiche e strutturali, al fine di promuovere una ripresa duratura e sostenibile

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LA LEVA TECNOLOGICA - I G20 riconoscono il ruolo chiave che pacchetti nazionali ben progettati per la ripresa svolgono nel guidare le azioni a breve termine (NDCs) e nel definire e supportare strategie a lungo termine (LTS) per il raggiungimento degli obiettivi dell'Accordo di Parigi, facendo leva anche sulle opportunità offerte da tecnologie innovative e all'avanguardia

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INNOVAZIONE, RICERCA E SVILUPPO - Innovazione e R&S non solo rivestono un ruolo chiave per il futuro ma per i G20 è necessario aumentarne i livelli, sia nel settore pubblico che in quello privato sulla base anche di collaborazioni a livello internazionale

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Saranno promosse ricerca e istruzione verso un miglioramento delle tecnologie, dei programmi di formazione e della disseminazione per divulgare la scienza del clima e le politiche connesse, aumentare la consapevolezza, la partecipazione e l'accesso pubblico alle informazioni. Parte degli investimenti in R&S dovrebbero essere orientati specificatamente ad aumentare le soluzioni innovative per un migliore mix energetico sostenibile, per l'efficienza energetica, modelli di produzione e consumo sostenibili e nuovi modelli di business

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SMART CITY - Le città sono particolarmente vulnerabili ai cambiamenti climatici e, contemporaneamente, possono essere attori importantissimi nelle azioni di mitigazione. Per questo si favorisce, e incoraggia, azioni di governo che contemplino una collaborazione attiva e continua con le città e le aree metropolitane. In questa chiave sono importanti le iniziative dal basso verso l'alto come il Patto globale dei sindaci, il C40

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Viene riconosciuta anche l'importanza di vivere in armonia con la natura, costruire la resilienza e accelerare la riduzione delle emissioni di gas serra. Nell'ambito della mobilità si ribadisce l'urgente necessità di promuovere una mobilità sostenibile e conveniente, comprese tutte le relative infrastrutture, tenendo conto dell'analisi dell'intero ciclo di vita per raggiungere l'obiettivo a lungo termine dell'Accordo di Parigi

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Vengono sostenute la generazione distribuita sostenibile locale e le comunità energetiche come mezzi concreti per facilitare l’accessibilità, l’affidabilità, la redditività, e la sostenibilità dell'energia. Sono accolte con favore gli sforzi per migliorare la quantificazione e il monitoraggio delle soluzioni basate sulla natura al fine di informare, se del caso, le decisioni di pianificazione, i modelli finanziari e di business sostenibili

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