
Giornata mondiale dell'orso polare: una specie a rischio estinzione. FOTO
Ogni anno, il 27 febbraio, si celebra l'evento dedicato ad uno dei mammiferi più minacciati del pianeta. A causa della duplice azione del cambiamento climatico e dell'inquinamento, infatti, gli habitat di questa specie si riducono sempre di più. LA FOTOGALLERY

Ogni anno, il 27 febbraio, si celebra la Giornata mondiale dell'orso polare. La ricorrenza è stata istituita per sensibilizzare l'opinione pubblica su uno dei mammiferi più a rischio estinzione del pianeta a causa della duplice azione dell'inquinamento e del riscaldamento globale
Vienna, primi passi per il cucciolo di orso polare nato nello zoo. FOTO
Secondo le stime del Wwf, se la fusione dei ghiacchi polari dovuta al riscaldamento globale dovesse proseguire al ritmo degli ultimi decenni, rischieremmo di perdere il 30% della popolazioni di orsi polari entro il 2050

In occasione dell'edizione 2020 della Giornata mondiale, il Wwf Italia ha pubblicato diverse curiosità che riguardano questa specie

In primo luogo, l'orso polare è considerato un mammifero marino in quanto trascorre la maggior parte della propria vita sui ghiacci dell'Oceano Artico

Si tratta dell'unica specie appartenente alla famiglia degli Ursidi catalogata tra i mammiferi marini, al pari dei cetacei e delle foche

Essendo i ghiacci il loro habitat naturale, nel quale vivono e si procacciano il cibo, gli orsi polari sono tra gli animali più colpiti dagli effetti negativi del cambiamento climatico come il riscaldamento globale

Gli orsi polari sono dei nuotatori provetti. Possono nuotare per ore e raggiungere velocità di punta fino ai 10 chilometri orari

Il nome scientifico dell'orso polare è "Ursus maritimus" che letteralmente significa "Orso del mare". È il più grande carnivoro terrestre del nostro pianeta, può arrivare a pesare fino a 680 chilogrammi, per una lunghezza massima di tre metri

Tra le principali prede degli orsi polari ci sono le foche dagli anelli (Pusa hispida) e le foche barbute (Erignathus barbatus)

Ma questa specie si nutre anche di carcasse di cetacei o di piccoli mammiferi, uccelli e uova

Oltre alla minaccia derivante dal cambiamento climatico, la sopravvivenza degli orsi polari è messa a rischio a causa dell'azione dell'uomo e, in particolare, dalle industrie di estrazione del petrolio e del gas, le quali stanno rivolgendo i propri interessi verso l’Artico

Anche sostanze tossiche come i pesticidi, presenti in molte delle prede degli orsi polari, minacciano la sopravvivenza della specie. Questi agenti, infatti, alterano la fisiologia degli orsi minando anche la loro capacità di riprodursi

Fra i più pericolosi agenti inquinanti diffusi negli habitat degli orsi polari ci sono i Pops (inquinanti organici persistenti), capaci di rimanere inalterati nell'ambiente per diversi anni. Una ricerca del 2017 condotta dall'Università Bicocca di Milano aveva evidenziato che sarebbero proprio i cuccioli di orsi polari i più minacciati dai Pops, con un rischio di circa tre ordini di grandezza superiore rispetto alla soglia di sicurezza
Cuccioli di orso polare a rischio per colpa dell'inquinamento
I ghiacci marini del Polo Nord, secondo le stime del Wwf, ospitano 19 popolazioni di orso polare, distribuite, in particolare, tra Canada, Alaska, Russia, Isole Svalbard (Norvegia) e Groenlandia

Nel mondo si conterebbero ad oggi tra i 20 mila e i 25 mila esemplari
Oltre 50 orsi polari invadono un villaggio in Russia alla ricerca di cibo. VIDEO