Plastica: in Europa riciclo al 31%, obiettivo Ue ancora lontano

Ambiente

Matteo Furcas

Foto d'archivio Getty
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Secondo PlasticsEurope, nel 2016, su oltre 27 milioni di tonnellate di rifiuti plastici raccolti, solo il 31% è stato riciclato. Il target della Commissione è il 100% entro il 2030. Italia in linea con la media Ue, ma ai primi posti per quantità prodotta di scarti

L'Europa è ancora lontana dall'obiettivo del riciclo totale di plastica che la Commissione europea ha indicato come target da raggiungere entro il 2030, nella strategia lanciata nel gennaio 2018, nonostante qualche passo in avanti sia stato fatto. Questa la fotografia scattata (su dati relativi al 2016) dal rapporto "Plastics - the facts" di PlasticsEurope, associazione dei produttori di materie plastiche. Il report mostra che nel 2016 oltre 27 milioni di tonnellate di rifiuti plastici sono stati raccolti attraverso sistemi ufficiali di smaltimento, con un aumento del 5% dal 2014. Di questi 27 milioni, però, soltanto il 31,1% è stato riciclato. Della restante quantità, il 41,6% è stato avviato al recupero energetico e il 27,3% è finito in discarica. C'è anche un dato positivo: per la prima volta in Europa sono più i rifiuti di plastica riciclati rispetto a quanti ne sono stati portati in discarica (LO SPECIALE SKY UN MARE DA SALVARE).

Serve maggiore consapevolezza

Alcune iniziative dell’Unione Europea come obiettivi di riciclaggio più ambiziosi e una legislazione più efficace in materia di acqua potabile (che riduce la necessità di acqua in bottiglia), spiega la Commissione, stanno contribuendo a migliorare la situazione. Ma molto resta ancora da fare, anche a livello di consapevolezza della popolazione. Da un sondaggio dell'Eurobarometro emerge che in Europa solo il 65% delle persone separa i rifiuti di plastica per il riciclaggio. In Italia questa cifra scende addirittura al 57%. E ancora: solo il 34%, in media nei Paesi Ue, evita di utilizzare oggetti di plastica monouso, in Italia si scende al 27%. Ancora più bassa è la percentuale di chi evita l'acquisto di prodotto con un imballaggio eccessivo: il 24% in Europa, il 17% in Italia.

Aumenta il riciclo degli imballaggi

La situazione del riciclo migliora leggermente se si limita l'analisi ai soli imballaggi, che, secondo i dati a disposizione della Commissione europea, costituiscono il 60% dei rifiuti di plastica. Nel 2016 su 16,7 milioni di tonnellate generate di questa tipologia, il 40,9% è andato a riciclo, il 20,3% in discarica e il 38,8% a recupero energetico. Più in particolare, per i rifiuti di imballaggi in plastica, le nuove cifre mostrano che a livello di Unione Europea, su un periodo di dieci anni, il livello di riciclo è aumentato del 79% mentre il conferimento in discarica è diminuito del 43%, portando a un tasso di riciclo globale dell'Ue di oltre il 40% per questo tipo di rifiuti, rispetto al 39,5% del 2014.

Riciclo imballaggi di plastica: Italia vicina alla media europea

La media europea del riciclo degli imballaggi di plastica si attesta quindi attorno al 40%. A che punto è l'Italia? Distante dai migliori performer, ma comunque in linea con gli standard europei e, anzi, leggermente al di sopra, nonostate sia comunque molto distante dall'obiettivo posto dall'Ue. Nel nostro Paese viene destinato al riciclo il 41,1% dei rifiuti di imballaggi in plastica. A fare meglio in Europa sono i Paesi del Nord e del Centro, come Slovenia (63,4%), Repubblica Ceca (61,7%) e Bulgaria. Bene anche Olanda (50,8%), Svezia (49%) e Germania (48,8%).

Scende il ricorso alla discarica

Il recupero totale di tutti i tipi rifiuti di plastica arriva - sommando riciclo e recupero energetico - al 72,7% nel 2016, rispetto al 69,2% del 2014. Negli ultimi dieci anni, segnala il report, il riciclo dei rifiuti di plastica è aumentato di quasi l'80% in Europa (Ue28, più Norvegia e Svizzera). Dal 2006 al 2016 i volumi di rifiuti plastici post-consumo sono cresciuti meno del 10%, mentre il riciclo è aumentato del 79% e il ricorso alla discarica è diminuito del 43%. La situazione tuttavia varia in modo significativo tra i diversi Paesi europei, dal momento che alcuni recuperano quasi il 100% dei rifiuti plastici post-consumo raccolti, mentre altri raggiungono appena il 30%. Questo lascia oltre 9 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica ancora in discarica.

Meglio chi ha effettuato tagli allo smaltimento in discarica

I Paesi che fanno meglio nel riciclo della plastica sono accomunati, come evidenzia il rapporto di PlasticsEurope, dalla presenza di leggi che restringono lo smaltimento dei rifiuti in discarica. Germania, Austria, Olanda e Svezia - tra gli altri - hanno raggiunto o si sono molto avvicinate a quota zero per quanto riguarda la quantità di rifiuti collocati in discarica e hanno percentuali di riciclo maggiori della media. Nonostante questi dati positivi, "ci rammarichiamo del fatto che i rifiuti di plastica post-consumo finiscano ancora in discarica", afferma Karl Foerster, direttore esecutivo di PlasticsEurope. "Per una società efficiente in termini di risorse, è essenziale mettere in atto adeguati sistemi di gestione dei rifiuti in Europa per garantire il recupero di tutte le risorse preziose", conclude.

Italia tra chi produce più rifiuti di plastica in Europa

Negli ultimi 10 anni l'Italia si è progressivamente avvicinata, fino a superarla, alla media dei Paesi europei per la percentuale di riciclo di rifiuti di plastica. Una delle questioni aperte nel nostro Paese resta però la quantità di rifiuti plastici generati, per la quale l'Italia staziona nelle prime posizioni in Europa. Come ricorda anche la Commissione europea, nel 2015 in Italia sono state prodotte oltre 2 milioni (2.128.496, per la precisione) di tonnellate di rifiuti da imballaggi di plastica, per una media di 35 chilogrammi pro capite, contro la media europea di 31.

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