Antartide, scoperti sotto la superficie 91 nuovi vulcani

Ambiente
Gli effetti del riscaldamento globale in Antartide potrebbero avere conseguenze anche sul ritorno in attività dei vulcani (Getty Images)
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Nell'ovest del Continente si nascondono un centinaio di crateri in più di quelli di cui si aveva conoscenza. A darne notizia uno studio pubblicato dalla Geological Society

È la regione vulcanica più vasta del pianeta, e si trova due chilometri sotto il ghiaccio dell'Antartide occidentale. I ricercatori dell’Università di Edimburgo hanno scoperto almeno 91 vulcani di cui si ignorava l'esistenza, come si legge nel report pubblicato sulla rivista Geological Society.

Quasi 100 vulcani sotto il ghiaccio

Secondo lo studio, il ghiaccio antartico nasconde un centinaio di vulcani in più rispetto ai 47 già scoperti nel corso dell'Ottocento, e alcuni di questi raggiungono un'altezza complessiva di quasi 4mila metri, come alcune montagne delle Alpi. La ricerca dell'ateneo scozzese è stata condotta incrociando le rilevazioni radar a terra con i nuovi dati forniti dai satelliti che hanno portato alla luce una regione vulcanica addirittura più grande di quella della Rift Valley, nell'Africa orientale, in cui sono concentrati i monti Nyiragongo, Kilimangiaro, Longonot e molti altri vulcani attivi.

Conseguenze per la Terra

"Se uno di questi vulcano eruttasse, destabilizzerebbe la crosta dell'ovest dell'Antartide, spiega Robert Bingham, uno degli autori dello studio, citato tra gli altri dal Guardian. Anche se probabilmente la lava non arriverebbe nemmeno in superficie, provocherebbe lo scioglimento di milioni di tonnellate di ghiaccio, che si riverserebbero in mare. Il conseguente innalzamento del livello dell'acqua avrebbe un impatto considerevole sul clima delle coste su tutto il pianeta.

L'impatto del riscaldamento globale

"Il Continente antartico resta una delle aree meno studiate del globo", sottolinea lo studente dell'Università di Edimburgo da cui è nata l'idea della ricerca, Max Van Wyk de Vries. Il prossimo passo dell'indagine sarà appunto quello di appurare se i vulcani siano ancora attivi. Un pericolo strettamente collegato al riscaldamento globale, che di recente ha contribuito al distacco di un gigantesco iceberg proprio dall'Antartide: "I maggiori fenomeni vulcanici – spiega Bingham – si verificano in zone come l’Alaska e l’Islanda che hanno perso la loro copertura di ghiaccio in un periodo abbastanza recente. Le teorie suggeriscono infatti che, quando la pressione del ghiaccio diminuisce, i crateri tornano a essere attivi e le eruzioni possono riprendere.

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