Nasce "CambioPulito", per la legalità nel mercato degli pneumatici

Ambiente
Una discarica di pneumatici usati (Getty Images)

La nuova piattaforma, promossa da Legambiente e consorzi di settore, permette a 50mila operatori di denunciare in forma anonima eventuali infrazioni alle regole

Una piattaforma digitale per denunciare in forma anonima illegalità nella gestione degli pneumatici fuori uso (Pfu). Si chiama "CambioPulito" e dal 12 maggio è al servizio, sul sito cambiopulito.it, delle 50mila aziende del settore che intendano sostenere una condotta di legalità e trasparenza nelle attività di sostituzione degli pneumatici in Italia.

Come funziona “CambioPulito”

L'iniziativa, presentata questa mattina all'Hotel Nazionale di Piazza di Montecitorio, è promossa dall'Osservatorio sui flussi illegali di pneumatici e Pfu, costituito da Legambiente e numerosi attori del comparto. Tra questi troviamo i consorzi per la gestione dei Pfu Ecopneus, EcoTyre e Greentire che coprono circa l'85% del totale nazionale, e le associazioni Confartigianato, Cna, Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) e Federpneus. Per effettuare le segnalazioni, in forma anonima e sicura, l'utente dovrà collegarsi al sito e inserire una delle password di accesso dedicate alle diverse categorie. Al resto penserà il sistema, che dal momento dell'inoltro della pratica consentirà all'utente di seguire in tempo reale il suo iter. Dopo l'invio le segnalazioni verrano gestite unicamente da Legambiente, che avrà il compito di filtrarle, classificarle e verificarne l'attendibilità. L'associazione ambientalista avrà anche la possibilità di richiedere al denunciante ulteriori informazioni e delucidazioni sul caso ed eventualmente arrivare alla segnalazione alle forze dell'ordine in casi di particolare evidenza e gravità.

I numeri del fenomeno in Italia

Si tratta, in definitiva di uno strumento di "whistleblowing" (pratica di segnalazione all'interno di un settore) con l'obiettivo di rendere trasparente un sistema che ogni anno, nel nostro paese, riguarda 350mila tonnellate di gomme arrivate a fine vita. E poi ci sono i controlli sugli pneumatici nuovi del mercato del ricambio, che ammontano annualmente a circa 32 milioni di unità. Numeri importanti ai quali si sommano quelli altrettanto corposi riguardanti le attività illecite, comunicati dallo stesso Osservatorio sui flussi illegali. Sono circa 20/30mila le tonnellate di pneumatici immesse illegalmente nel mercato del ricambio, equivalenti al peso di 2/3 milioni di singoli pneumatici per autovettura con un ammanco di contributi ambientali per il riciclo di 12 milioni di euro ogni anno. L'evasione dell'Iva stimata è di 80 milioni di euro, a cui vanno aggiunti – denuncia l'Osservatorio - “anche i costi di eventuali interventi per ripulire il territorio dai possibili abbandoni”.

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