
Dopo tre giorni di tentato salvataggio, un cetaceo arenatosi nei pressi di Shenzhen (nel Sud del Paese) è stato abbandonato al suo triste destino. Lungo 12 metri, non ha avuto la forza di nuotare nuovamente in acque più profonde nonostante gli sforzi dei soccorritori. LA FOTOGALLERY

Una balena ferita, che si era spiaggiata domenica a sud di Huizhou, non lontano dal porto di Shenzen, nella provincia del Guangdong (Cina), non potrà essere salvata. Dopo svariati tentativi, i soccorritori hanno dovuto gettare la spugna -
La zona nella quale si è spiaggiata la balena
Gli esperti, una volta preso atto che salvare l'animale sarebbe stato impossibile, hanno vagliato diverse ipotesi per condurlo alla morte, ormai inevitabile -
Nuova Zelanda, 400 balene spiaggiate
Fra le opzioni scartate, riporta il "Guangzhou Daily", figurano l'iniezione letale di veleno (esclusa per le possibili conseguenze contaminanti nelle acque) e l'uso di armi da fuoco. Queste ultime avrebbero danneggiato il corpo dell'animale, precludendone più precise analisi di tipo scientifico -
La notizia sul "South China Morning post"
Il cetaceo, nel corso delle operazioni di salvataggio, era stato liberato dalla rete da pesca che lo intrappolava; ciononostante le ferite hanno debilitato troppo l'animale perché potesse nuotare in acque più profonde -
Nuova Zelanda, le balene spiaggiate salve riprendono il mare
Nella mattina di mercoledì la balena mostrava ancora segni di vita, pur muovendosi poco dalla posizione che aveva assunto prima della notte -
Balena arenata a New York
Si stima che le dimensioni di questa balena siano di circa 12 metri di lunghezza per circa tre tonnellate di peso -
Balena spiaggiate in Inghilterra
Nel tentativo di guidare il cetaceo fuori dalle acque basse, i soccorritori hanno utilizzato anche apparecchiature sonar -
Messico, il sonar dei delfini per salvare le focene
Si ipotizza che oltre alle ferite alla coda, la balena avesse anche compromesso l'utilizzo del suo sistema di orientamento “sonar”. I motivi del fenomeno dello spiaggiamento dei cetacei sono ancora misteriosi: accanto a quelli per cause naturali, si ipotizzano anche interferenze da parte dei sonar utilizzati dall'uomo -
Lo studio che sostiene la connessione tra spiaggiamenti e sonar militari
La perdita ormai annunciata dell'animale, battezzato “Onda” dal gruppo di soccorritori, non ha potuto non destare grande tristezza: “Onda è così gravemente ferita... abbiamo fatto del nostro meglio”, si legge in una conversazione pubblica di WeChat dedicata al salvataggio -
Oceano Pacifico, satelliti per salvare le balenottere