Covid, per 7 giorni oltre 40mila nuovi casi in Uk. Record di morti in 24 ore in Russia

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Nel Regno Unito nella giornata di ieri sono stati registrati 49.156 nuovi casi di coronavirus su circa un milione di test, mentre i dati odierni parlano di 43.738 e 223 morti. In Russia, invece, nelle ultime 24 ore sono stati segnalati 1.015 decessi Covid: una cifra mai raggiunta prima nel Paese dall'inizio della pandemia

Nuovo picco di contagi da Covid-19 nel Regno Unito, che restano oltre quota 40.000 per il settimo giorno consecutivo. Nella giornata di ieri sono stati registrati 49.156 nuovi casi di coronavirus Sars-CoV-2 su circa un milione di test. È stata la più grossa impennata di contagi dal 17 luglio, quando furono segnalati 54.674 positivi e 41 morti. I dati odierni, invece, segnalano 43.738 nuovi casi con 223 decessi. Rimane invece sostanzialmente stabile per ora e sotto il livello di guardia il totale dei ricoveri negli ospedali, fermi attorno a 7.000 grazie ai vaccini, mentre i decessi calano a 45 contro i 57 del giorno precedente. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Covid Russia, 1.015 morti in 24 ore: il massimo dall'inizio della pandemia  

È emergenza coronavirus in Russia, dove nelle ultime 24 ore sono stati registrati 1.015 decessi correlati al Covid-19: una cifra mai raggiunta prima nel Paese dall'inizio della pandemia. Secondo i dati ufficiali, riportati dalla Tass, i contagi delle ultime 24 ore registrati nel Paesi sono stati 33.740 nuovi. Numero che porta a 8.060.752 il bilancio complessivo dei contagi segnalati in Russia dall'inizio dell'epidemia.

Russia: Green pass obbligatorio a San Pietroburgo dopo Mosca

Anche a San Pietroburgo, la seconda città più colpita dalla nuova ondata di Covid in Russia, dopo Mosca, sarà presto introdotto l'obbligo di esibire il Green pass per partecipare a eventi e accedere a luoghi al chiuso. Come annunciato dal vice governatore, Boris Piotrovski, a partire dal primo novembre nel Paese servirà la certificazione di avvenuta vaccinazione per partecipare a eventi nei grandi spazi al chiuso. Dal 15 novembre la misura sarà estesa anche per l'ingresso nei centri sportivi, cinema, teatri e musei e dal 15 dicembre a ristoranti e negozi. La misura interesserà in un primo momento gli spazi con una capacità di oltre 40 persone. Possono avere il Green pass tutti coloro che si sono vaccinati o con il risultato negativo di un test effettuato nelle 72 ore precedenti.

In Russia verso nuove restrizioni. Torna lo smartworking

In virtù dell'emergenza sanitaria, dunque, la Russia sta pensando di reintrodurre una serie di restrizioni per fermare la diffusione del virus. Il vice primo ministro russo, Tatyana Golikova, ha proposto che il Paese introduca giorni non lavorativi dal 30 ottobre al 7 novembre, e in alcune Regioni già dal 23 ottobre. Il primo ministro Mikhail Mishustin, poi, ha definito le nuove restrizioni, che saranno sottoposte al vaglio di Putin, come "difficili" ma "necessarie". Lo riportano i media russi, secondo cui l'opzione dei giorni non lavorativi non si dovrebbe tradure automaticamente in uno nuovo lockdown. Tra le decisioni prese, comunque, i media locali segnalano, a Mosca, il ritorno dello smart working per almeno 4 mesi. Il sindaco della città russa ha annunciato la decisione di reintrodurre il lavoro a distanza, oltre ad aumentare le vaccinazioni obbligatorie per i lavoratori dei servizi e altre misure per rallentare l'aumento della quarta ondata della pandemia di coronavirus. Serghei Sobyanin, il primo cittadino, ha infatti comunicato ai datori di lavoro di porre in smart working almeno il 30% del personale per i prossimi mesi, tra il 25 ottobre e il 25 febbraio 2022. I dipendenti vaccinati e coloro sono guariti dal Covid di recente, oltre ai sanitari e ai lavoratori dei settori critici, saranno invece esentati dalla decisione. Inoltre, ai cittadini over 60, così come ai malati cronici, esclusi i vaccinati o infettati negli ultimi sei mesi, è stato imposto di rimanere a casa. Il settore dei servizi della capitale russa dovrà anche vaccinare almeno l'80% del loro personale con la prima dose entro il 1  dicembre e con la seconda dose entro il 1  gennaio 2022. 

Covid Francia: lieve ripresa dei contagi

Comincia a destare qualche preoccupazione anche la situazione epidemiologica della Francia, dove negli ultimi giorni si è registrata una lieve ripresa dei contagi.
Il portavoce del governo, Gabriel Attal, ha invitato la popolazione a "fare attenzione". "Abbiamo visto l'epidemia arretrare molto quest'estate ma da una settimana osserviamo che l'epidemia riprende a guadagnare terreno. È leggerissimo, ma bisogna stare attenti", ha dichiarato Attal ai microfoni di Rtl. "Quello che ci rende ottimisti è il tasso di copertura vaccinale che osserviamo nel nostro paese", ha aggiunto il portavoce del governo, che non si è voluto pronunciare sull'arrivo di un'eventuale quinta ondata di Covid: "È ancora troppo presto per dirlo ma abbiamo avuto ragione ad essere prudenti. Bisogna continuare a proteggere i francesi con la vaccinazione. Bisogna che la protezione conferita dal vaccino prosegua, ed è in particolare il compito del richiamo vaccinale". Attal ha poi invitato coloro che sono vaccinabili con il terzo richiamo (popolazione a rischio e ultrasessantacinquenni) a non esitare a vaccinarsi: "Su 6 milioni di persone vaccinabili, 2 milioni hanno già fatto il richiamo. Sono tanti, ma sono ancora pochi".

Covid: il Marocco adotta il pass vaccinale

Intanto anche in Marocco, da giovedì 21 ottobre sarà adottato il pass vaccinale. Il documento che si ottiene dopo la seconda dose di vaccino, servirà per esempio per tutti gli spostamenti tra città e da una provincia all'altra, sia su mezzi di trasporto pubblici sia privati. Senza pass non sarà possibile accedere agli uffici pubblici, privati o di qualsiasi tipo sia come dipendenti e funzionari sia come cittadini. Hotel e locali turistici, ristoranti bar e negozi, palestre e hammam chiederanno ai clienti di esibire il pass all'ingresso.

Covid, Nuova Zelanda: nuovo record di casi, 94 in 24 ore

Il coronavirus continua a correre anche in Nuova Zelanda, dove è stato registrato un nuovo picco di contagi: 94 nelle ultime 24 ore, il numero più alto dall'inizio della pandemia.
Il precedente record giornaliero di infezioni risaliva alla prima ondata di contagi lo scorso aprile, con 89 casi. Proprio nella giornata di ieri, la premier Jacinda Ardern ha annunciato un'estensione di altre due settimane del lockdown a Auckland a causa di un persistente focolaio alimentato alla variante Delta. Auckland è in lockdown da metà agosto e da allora il focolaio si è esteso non solo a tutta la metropoli, ma anche alle regioni limitrofe. Il governo dovrebbe annunciare una nuova strategia venerdì per consentire una maggiore libertà di movimento non appena verranno raggiunti gli obiettivi del programma di vaccinazione anti-Covid in corso.

Covid, in Ucraina 538 morti in 24 ore: massimo da inizio epidemia

Un nuovo drammatico record è stato registrato anche in Ucraina, con 538 decessi correlati al Covid-19 nelle ultime 24 ore: il massimo dall'inizio dell'epidemia. Stando ai dati ufficiali, ripresi dall'agenzia Interfax, nel Paese nell'ultima giornata sono stati segnalati 15.579 nuovi casi di Covid-19. Sale così a quota  2.660.273 il bilancio complessivo dei casi registrati nel Paese dall'inizio della pandemia.  Sono, invece, 61.348 i decessi totali con coronavirus segnalati nel Paese.

 

Covid: Oms Europa invia esperto in Romania

 

Anche la Romania è alle prese con una forte recrudescenza dell'epidemia di Covid-19.
Per aiutare il Paese ad affrontare l'emergenza, l'Ufficio regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l'Europa ha annunciato che invierà un esperto senior con la missione di rafforzare le attività di risposta a livello nazionale e facilitare la fornitura di materiali essenziali, inclusi 34mila test diagnostici rapidi e quasi 200 concentratori di ossigeno.
Questo supporto tecnico ampliato coprirà aree chiave, dalla sorveglianza alla guida clinica, alla comunicazione del rischio e al coinvolgimento della comunità, fino al lancio del vaccino. L'esperta inviata è la statunitense Heather Papowitz, con oltre 20 anni di esperienza in programmi per la gestione delle emergenze sanitarie e del rischio catastrofi. Come spiegato dall'Oms Europa, l'esperta incontrerà le controparti nazionali e condurrà valutazioni sul campo, per poi lavorare al fianco delle autorità sanitarie per identificare priorità e azioni immediate da intraprendere.
Nel Paese è stato completamente vaccinato finora meno del 30% della popolazione. "Sono lieta di lavorare con le autorità rumene e le principali parti interessate per affrontare il grave problema della scarsa diffusione del vaccino nel Paese. Una priorità urgente è aumentarla tra i gruppi vulnerabili, ridurre il rischio di ospedalizzazione e morte e alleviare la pressione sul sistema sanitario", ha commentato Papowitz.

 

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L'Irlanda, invece, ha deciso di riaprire le discoteche per la prima volta da quando è cominciata la pandemia. Lo segnala l'agenzia Reuters, sottolineando che i clienti dei locali dovranno comunque indossare la mascherina se non ballano o non consumano bevande o alimenti. Il Paese, attualmente, è alle prese con una crescita dei contagi, motivo per cui le autorità locali hanno scelto di mantenere in vigore alcune misure di contenimento e, in alcuni casi, anche di estenderle. Tra queste, l'estensione fino a febbraio dell'obbligo del pass vaccinale e del distanziamento nei bar e nei ristoranti. I teatri e le sale di concerto, inoltre, potranno aprire soltanto se il pubblico resta seduto.

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