Presentato il nuovo progetto che unisce fuoriusciti dal Partito democratico e da Sinistra italiana. A lanciarlo Speranza, Rossi, Scotto e Smeriglio. "Vogliamo un movimento aperto, non un partito, che sia anche la costituente di un rinnovato centrosinistra", si legge nel Manifesto
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25 febbraio 2017: a Roma nasce, a sinistra del Partito Democratico, il nuovo movimento chiamato “Democratici e Progressisti”. Al lancio del progetto campeggia su uno schermo la scritta: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”. Presenti i quattro promotori: Arturo Scotto, Roberto Speranza, Enrico Rossi e Massimiliano Smeriglio –
Oltre ai fuoriusciti dal Partito democratico capeggiati da Speranza e Rossi, che passano dal Pd a Dp, si è unita al progetto anche una pattuglia di ex Sel, uscita da Sinistra italiana, guidata da Scotto e Smeriglio –
“Vogliamo costituire un movimento aperto, non un partito, che sia anche la costituente di un rinnovato centrosinistra, perché non rinunciamo al progetto di una grande forza unitaria del centrosinistra e vogliamo essere da stimolo affinché il Partito democratico riprenda questo cammino arrestando la sua deriva neocentrista”, si legge nel Manifesto del Movimento Democratici e Progressisti –
Arturo Scotto, Roberto Speranza, Enrico Rossi e Massimiliano Smeriglio alla presentazione di “Democratici e Progressisti”. Lavoro, scuola e ambiente i temi da cui, secondo il nuovo movimento, bisogna ripartire per risanare la frattura con gli elettori –
“Bisogna anzitutto attivare politiche attive del lavoro incentrate sulla sua qualità. Nell'immediato significa arrestare l'uso indiscriminato dei voucher e di altre forme lavorative che costano poco. Anche per questa ragione è necessario fissare immediatamente una data per lo svolgimento dei referendum sul lavoro promossi dalla Cgil e sottoscritti da oltre tre milioni di cittadini”, si legge in uno dei passaggi del Manifesto del movimento "Progressisti e Democratici" che nasce a sinistra del Pd –
"L'articolo 1 della Costituzione, ‘L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro’, è il tratto identitario più bello della nostra comunità. Noi siamo questo, è il nostro simbolo, il nostro progetto per l'Italia”, ha detto Roberto Speranza presentando il nuovo movimento –
"Noi siamo qui perché abbiamo un avversario, che è la destra e la deriva populista, e la battiamo solo costruendo una sinistra”, ha aggiunto Enrico Rossi. E ancora: “Non si vince qualificandosi né di destra né di sinistra, o con politiche neo-reaganiane, o con un moderatismo né di destra né di sinistra” –
“Siamo qui per costruire un nuovo centrosinistra assieme a tutti coloro che chiedono una discontinuità con le politiche degli ultimi anni”, ha detto Arturo Scotto. "Vogliamo avere – ha spiegato – non solo le gambe dei parlamentari, ma anche degli uomini e delle donne che vogliamo rappresentare". “Ringrazio i parlamentari che sono usciti dal Pd e da SI: ma noi non dobbiamo limitarci a formare un nuovo gruppo parlamentare, ma un Movimento popolare che prenda confidenza con le conflittualità che la crisi produce, dandogli rappresentanza”, ha aggiunto Massimiliano Smeriglio –
Scotto e Speranza alla presentazione di “Democratici e Progressisti”. "In questi anni abbiamo vissuto una frattura tra il popolo e la sua rappresentanza sul lavoro, la scuola e l'ambiente", ha detto Speranza. Che ha indicato nel Jobs Act, nella Buona Scuola e nel referendum sulle trivelle i passaggi che “hanno creato una rottura tremenda". "Basta – ha esclamato –, è il momento di ricucire quella frattura", dando vita a "un Movimento largo che vuole connettere e unire anziché dividere” –
Alla presentazione del nuovo movimento c’era anche Stefano Fassina. "Oggi è una bella giornata per la ricostruzione culturale, politica e di classi dirigenti della sinistra. È un passaggio per il quale siamo stati impegnati sin da quando abbiamo lasciato il Pd un anno e mezzo fa. In bocca al lupo al movimento Democratici e Progressisti. Sinistra Italiana guarda con attenzione e interesse. Avviamo da lunedì sedi strutturate di confronto programmatico a partire dai tre grandi temi indicati da Roberto Speranza: lavoro, scuola, ambiente. Puntiamo a costruire le condizioni per gli stati generali della sinistra da fare prima della pausa estiva”, ha detto –
25 febbraio - Lascia il Pd ma dichiara di “non voler fare un nuovo partito” l'ex presidente dell'Emilia Romagna e commissario per la ricostruzione post terremoto, Vasco Errani. “Non me la sono sentita di stare in una posizione comoda, di stare nascosto. Sento tutto il peso della responsabilità di questo", ha detto sottolineato che il suo addio non è una rottura definitiva bensì un possibile arrivederci - (foto d'archivio) -