"Non ritengo ci siano le condizioni per una mia candidatura alle prossime elezioni politiche". Così in un video sui canali social dell'ex 5 stelle. "Tante componenti dell'attuale M5s non mi vogliono, da Grillo passando per Fico". Su Conte afferma: "E' stato molto sincero, è un galantuomo"
"Non mi fido di Beppe Grillo, che fa ancora, in parte, da padre padrone. E io sotto Beppe Grillo non ci sto". Sono le parole di Alessandro Di Battista, in un passaggio del suo video postato sui social per annunciare il suo no a un'eventuale candidatura con il Movimento 5 Stelle. (ELEZIONI POLITICHE - LE ULTIME NOTIZIE)
"Non sono come loro"
Di Battista appare in un video girato nell'abitacolo dell'auto, con un seggiolino per i bambini a fare da sfondo, sul sedile posteriore. "Grazie a Dio non sono come queste persone che sgomitano per un seggio", dice. Riconosce però meriti a Giuseppe Conte che "per me è un galantuomo che ha davvero a cuore l'interesse del Paese. E' stato molto sincero". Poi parla di chi non lo vuole all'interno del Movimento: "Soprattutto Grillo, che ha indirizzato M5s verso il governo dell'assembramento, ma anche Roberto Fico". Parla anche di Luigi Di Maio, 'protetto' all'epoca della corsa a capo politico dall'ostracismo denunciato da Di Battista ai propri danni "perché era un onta dire che avevo tre volte i suoi consensi". L'ex 5s parla anche di alcune interviste: "Le più gentili erano 'se torna si deve allineare' e le meno erano 'non abbiamo bisogno di lui perché è un distruttore tipo Attila".
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Una nuova associazione
"Nei prossimi mesi insieme ad altre persone creerò un'associazione culturale per fare politica insieme da fuori, per darci una struttura e un'organizzazione civica per fare cittadinanza attiva. Per fare proposte e scrivere leggi, e poi magari portarle in Parlamento come leggi di iniziativa popolare", annuncia Di Battista. L'intenzione dell'ex deputato M5S è quella di "creare un percorso, poi - spiega - vedremo in futuro a cosa potrà portare questo percorso. Io credo molto nei percorsi dal basso e non nei cartelli elettorali nati in fretta e furia perché ci sono le elezioni anticipate".