Festa unità nazionale e forze armate, Mattarella: “Pensiero ai militari in Medio Oriente”

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Il presidente della Repubblica, come da tradizione, ha deposto una corona sulla Tomba del Milite Ignoto, con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, per ricordare l’armistizio di Villa Giusti, firmato il 3 novembre 1918, che sancì la vittoria italiana nella prima guerra mondiale

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha celebrato il Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate: oggi, 4 novembre, si ricorda l’armistizio di Villa Giusti, firmato il 3 novembre 1918, che sancì la vittoria italiana nella prima guerra mondiale, con la sconfitta dell’Impero austro-ungarico. Il capo dello Stato, come da tradizione, è arrivato in mattinata all’Altare della Patria di Roma, insieme alla premier Giorgia Meloni, al ministro della Difesa Guido Crosetto, ai vertici del Parlamento e ai rappresentanti dei militari della Repubblica. Qui ha deposto una corona di fiori sulla Tomba del Milite Ignoto. Poi si è spostato a Venezia, dove in piazza San Marco ha assistito all'esibizione dei paracadutisti e al sorvolo delle Frecce Tricolori. Già ieri, in occasione delle celebrazioni, Mattarella aveva inviato un messaggio al ministro della Difesa, Guido Crosetto, ricordando le imprese delle Forze Armate e citando sia la guerra in Ucraina che quella in Medioriente.

Mattarella: "Difesa delle libertà compito gravoso in contesto internazionale denso di tensioni"

Il capo dello Stato ricorda come le Forze Armate “hanno contribuito a fare dell’Italia una Nazione indipendente, libera, ispirata a valori democratici e di pace”. Il 4 novembre, continua il messaggio inviato a Crosetto, è “una data che evoca avvenimenti lontani, guerre e combattimenti sanguinosi che portarono devastazioni e ferite nella società del tempo”. Oggi, “la Repubblica guarda con rispetto e devozione al percorso che, dal Risorgimento alla Prima guerra mondiale, alla Liberazione, alla scelta della solidarietà europea e atlantica, ha saputo costruire un Paese coeso, unito, portatore di valori di pace nella comunità internazionale”. E ancora, il presidente della Repubblica scrive: “L’Esercito Italiano, la Marina Militare, l’Aeronautica Militare, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza sono oggi poste a difesa delle libertà della società italiana, delle istituzioni volute dal popolo sovrano a tutela dei diritti di ciascun cittadino, operando, sul territorio nazionale, in concorso con le forze di Polizia. Un compito gravoso, in un contesto internazionale denso di tensioni che si sono acuite dopo l’aggressione della Federazione Russa all’indipendenza dell’Ucraina. Le nostre Forze Armate continuano a operare in terre lontane in numerose missioni, sottolineando con il loro impegno la vocazione del nostro Paese a coltivare e preservare il rispetto del diritto internazionale”. Il messaggio si conclude con “un particolare pensiero” rivolto “ai nostri militari schierati in Medio Oriente dove, per mandato delle Nazioni Unite e nell’ambito di missioni bilaterali, continuano ad assicurare il proprio contributo per il mantenimento della pace, alleviando le sofferenze della popolazione inerme in una situazione umanitaria drammatica, promuovendo il rispetto del diritto internazionale umanitario”. In questa giornata, Mattarella porge “il più riconoscente e commosso pensiero” a “coloro che sono caduti, sacrificando le loro vite per l’Italia”. La loro memoria, si legge, “suona esortazione alla coscienza civile del Paese, specie alle giovani generazioni, affinché sappiano percorrere la strada dell’impegno per la difesa dei valori della Costituzione. Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della Difesa, il vostro servizio alla Repubblica, alla quale avete giurato fedeltà, merita il plauso e la riconoscenza dei nostri concittadini. Viva le Forze Armate, viva l’Italia”.

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