Gli audio esclusivi mandati in onda ieri sera nella trasmissione Le Iene. Tra gli altri elementi contenuti nel servizio di Alessandro Sortino, una chat tra i due, mai apparsa, in cui l’imprenditrice di Pompei chiede al ministro di aver accesso da remoto al suo cellulare e audio in cui la donna nega di aver avuto col ministro una vera e propria intimità
Nella puntata di ieri sera, domenica 3 novembre, Le Iene sono tornate sulla vicenda Sangiuliano-Boccia con un servizio di Alessandro Sortino che ha mandato in onda audio esclusivi in cui la donna ha negato di aver avuto col ministro una vera e propria intimità. Parlando con Pasquale Aliberti, il sindaco di Scafati - cittadina che confina con Pompei - Boccia è un fiume in piena. Prima gli dice: "Guarda, non c'è stato neanche un bacio tra me e il ministro". Poi, aggiunge: "Ti dico una cosa, domani escono delle foto su Oggi, te le posso anticipare dove Oggi dice che è uno scoop, no? Dove, in nessuna foto ci baciamo, ci abbracciamo, io ho dei fogli in mano del lavoro, lui va avanti e io vado dietro come si fa sempre con i ministri".
"Amareggiata quando mi ha tolto l'incarico"
Non solo la donna negli audio nega l'esistenza di una relazione, ma rivendica di non essere stata lei a parlarne, e dice di sentirsi vittima di una "indebita violazione della sua privacy". Ma "la frase più importante che il sindaco fa ascoltare alla Iena", spiega il programma, "riguarderebbe i motivi che avrebbero portato la Boccia a uscire pubblicamente sulla vicenda: "E io mi sono sentita amareggiata quando lui mi ha tolto l'incarico e quindi ho deciso di sputtanarlo perché non avevo avuto quello che volevo e quindi l'ho sputtanato'". Alessandro Sortino precisa che "l'audio ascoltato non è integrale, e non si può essere certi che Boccia stia riferendo quello che l'ha spinta davvero a comportarsi così o se invece stia riportando soltanto un'intenzione che altri le attribuiscono".
La richiesta di controllo del cellulare
Il programma di Italia 1 ha anche mostrato una chat inedita tra i due, dove l'imprenditrice chiedeva all'allora ministro di aver accesso da remoto al suo cellulare. A quanto pare Sangiuliano si sarebbe rifiutato e lei allora avrebbe chiesto spiegazioni con una certa insistenza. "Perché nel mio telefono non ci sono solo wp privati ma anche istituzionali. Tipo chat ministri, per le quali si impone riservatezza. Sindaci, presidenti (di, ndr.) regione etc", "non sono cose che puoi leggere", sono state le risposte di Sangiuliano.