Elezioni, ammessi i candidati di centrodestra a rischio in Lombardia

Politica
Michela Brambilla e Silvio Berlusconi (Archivio Ansa)
Brambilla_Berlusconi_Ansa

Inizialmente escluse per mancato deposito della dichiarazione di apparentamento, le candidature ai collegi uninominali delle circoscrizioni 1 e 4 sono state accettate dopo l’integrazione depositata dal delegato della lista "Noi con l'Italia Udc". (LO SPECIALE)

Dopo l’iniziale esclusione, le candidature del centrodestra nei 17 collegi uninominali delle circoscrizioni Lombardia 1 e Lombardia 4 sono state ammesse "dall'ufficio centrale circoscrizionale della corte di appello di Milano, a seguito dell'integrazione documentale depositata dal delegato della lista 'Noi con l'Italia Udc'". A riferirlo sono stati i rappresentanti di lista del centrodestra, aggiungendo che dunque "i candidati sono validamente ammessi alle elezioni" in vista dell'election day del 4 marzo.

Le motivazioni dell'iniziale esclusione

La Corte d'Appello di Milano, che ha verificato i "presupposti" per ritenere valide tutte le candidature della coalizione, aveva in un primo momento detto no a causa del mancato deposito della dichiarazione di apparentamento alla coalizione da parte della lista "Noi con l'Italia". Tra i nomi eccellenti inizialmente coinvolti dalla decisione della Corte d'appello, spiccavano quelli della leader del Partito Animalista, Michela Vittoria Brambilla, nel collegio di Abbiategrasso, e Cristina Rossello, l’avvocato che ha assistito Silvio Berlusconi nella fase iniziale della causa di separazione da Veronica Lario, a Milano. Ma i rappresentanti della coalizione si erano subito difesi dicendo che il materiale era stato depositato dalla Lega per Lombardia 1 e da Forza Italia per Lombardia 4, in quanto i quattro partiti si erano divisi, per motivi organizzativi, la presentazione delle candidature comuni.

Politica: I più letti