Vaccini, Di Maio come Salvini: “Nessun obbligo". Lorenzin: "Populismo"

Politica
Luigi Di Maio (Foto Ansa)

Il candidato premier del M5S annuncia: “Faremo una legge come era prima del decreto Lorenzin”. Pochi giorni fa la promessa di cancellazione della norma da parte del leader della Lega Nord. Il ministro: "Italiani valuteranno serietà dei programmi"

Non solo Salvini. Anche Luigi Di Maio, candidato premier del M5S alle prossime elezioni politiche, ha annunciato che in caso di vittoria interverrà sulla legge Lorenzin che riguarda l’obbligo vaccinale, necessario perché i bambini possano accedere ad asili e scuole. Il ministro della Salute: "Il populismo parla la stessa lingua".

“Obbligo come prima del decreto”

Alla trasmissione Un Giorno da Pecora, Di Maio ha dichiarato: "Noi faremo una legge sulla raccomandazione dei vaccini, noi siamo a favore della raccomandazione. Obbligo? Noi lo intendiamo come era prima del decreto Lorenzin". Cinque giorni fa anche il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, aveva annunciato che se il suo partito andasse al governo provvederebbe a far cancellare la norma voluta dal ministro della Salute.

Lorenzin: “Populismo parla la stessa lingua”

A sottolineare la somiglianza tra le dure proposte è anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin che, con l’hashtag #vaccinocontroincompetenti, in un tweet ha replicato: “DiMaio come Salvini: sui vaccini, come su tutto il resto, il populismo parla la stessa lingua. Gli italiani sapranno valutare la serietà dei programmi e delle persone. Avanti con il buon senso, avanti con #CivicaPopolare!”.

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