Bersani: "Porteremo in Parlamento il 40% di donne"

Politica

Il Pd chiude le liste elettorali. Il segretario capolista in tre regioni chiave: Lazio, Lombardia e Sicilia. In corsa anche Epifani, Grasso, Mucchetti, Mineo e Capacchione. Non ce la fa Roberto Reggi, braccio destro di Renzi. TUTTI I NOMI

Dopo giorni di fibrillazione il Pd approva le liste per le politiche (LA SCHEDA). La composizione, per i tre quarti frutto delle primarie, è, per quanto riguarda i 'blindati', un mix tra le anime del partito ed esponenti della società civile. Con una buona componente di donne (dei 38 capilista, 15 saranno donne). A Matteo Renzi, in totale, vanno una cinquantina di parlamentari ma resta fuori il suo storico braccio destro Roberto Reggi.
Il partito di Bersani candida inoltre quattro esponenti del mondo cattolico. Tra le altre novità, il giornalista di Rainews Corradino Mineo guiderà la lista per il Senato mentre Pietro Grasso sarà capolista al Senato nel Lazio. "Magistrato ed ex Procuratore  Nazionale Antimafia. Attualmente candidato per il Partito Democratico come capolista al Senato nel Lazio". Così Pietro Grasso si presenta sul suo account Twitter.

Bersani: siamo noi la lepre da inseguire - "Siamo noi la lepre da inseguire". E ancora: "Da oggi siamo in campagna elettorale". Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha aperto con queste parole la direzione nazionale del partito che ha approvato all'unanimità le liste per le elezioni del 24 e 25 febbraio elaborate dal comitato elettorale. E annuncia: "La presenza femminile nelle liste è intorno al 40 per cento. Una rivoluzione femminile da valorizzare e segnalare".

Il segretario del Pd guiderà Lazio, Lombardia e Sicilia - Bersani guiderà le liste in tre regioni 'chiave': Lazio, Lombardia e Sicilia. Il suo vice Enrico Letta sarà capolista in Campania e nelle Marche. I capigruppo di Camera e Senato, Dario Franceschini e Anna Finocchiaro, saranno rispettivamente capolista in Emilia Romagna alla Camera (accanto a Josefa Idem per il Senato) e in Puglia per Palazzo Madama.

Da Epifani a Grasso - Tra i nomi 'forti' degli 'esterni' ci sono quelli dell'ex procuratore Antimafia Pietro Grasso che guiderà le liste in Senato in Lazio e quello della giornalista anti-camorra, Rosaria Capacchione capolista in Campania per il Senato. In corsa con il Pd ci saranno l'ex dg di Confindustria, il 'bocconiano' Giampaolo Galli (in Lombardia) ma anche l'ex segretario della Cgil Guglielmo Epifani (capolista in Campania 1 alla Camera). E, sempre dal mondo dei sindacati arriva Giorgio Santini, numero due della Cisl. Dalla società civile arriva anche Valeria Fedeli, tra le fondatrici del movimento 'Se non ora quando?' (capolista in Toscana per il Senato).

In campo anche giornalisti - Due 'outsider' anche dal mondo della stampa, l'ex numero due del Corriere della Sera Massimo Mucchetti (in Lombardia per il Senato) e il direttore di Rainews24, Corradino Mineo (capolista in Senato in Sicilia). In quota Renzi arriva anche Yoram Gutgeld, direttore di McKinsey. Il sindaco di Firenze porta in Parlamento i suoi fedelissimi, tra gli altri, Lino Paganelli, Simona Bonafè e Luca Lotti oltre che gli ex parlamentari Paolo Gentiloni ed Ermete Realacci.
In Parlamento sbarcheranno anche i giovani del comitato per le primarie di Pierluigi Bersani Roberto Speranza (capolista in Basilicata), Alessandra Moretti e Matteo Giuntella. Insieme all"uomo-macchina' delle primarie Nico Stumpo. Oltre allo storico Miguel Gotor. Soddifatta l'ala franceschiniana. Il presidente dei deputati porta in Parlamento diversi dei suoi fedelissimi, tra gli altri, Antonello Giacomelli e Francesco Garofani.

Quattro cattolici in lista - Il Pd annuncia la candidatura di alcune personalità del mondo cattolico. In lista ci saranno Edo Patriarca, presidente del Centro Nazionale per il volontariato e coordinatore delle Settimane Sociali, Ernesto Preziosi, già vicepresidente dell'Azione Cattolica e direttore dell'Istituto Toniolo della Cattolica, Emma Fattorini, docente alla Sapienza e storica dei movimenti religiosi e Flavia Nardelli, segretaria generale  dell'Istituto Sturzo.

Solo 5 esterni in Sicilia - Sciolto il nodo Sicilia. Saranno inseriti non più 11, ma 5 candidati 'esterni' che non hanno partecipato alle primarie. I capilista saranno: il leader del Pd Pierluigi Bersani alla Camera per la Sicilia occidentale, mentre il giornalista di Rainews Corradino Mineo guiderà la lista per il Senato. I cinque esterni sono: Amedeo Bianco, presidente della federazione nazionale degli Ordini dei medici, il deputato uscente veltroniano Marco Causi, Luciana Pedoto dell'area Fioroni, il segretario generale di Confcommercio Luigi Taranto e Fausto Raciti, segretario nazionale dei giovani democratici.

Concia candidata in Abruzzo - Ce la fa anche Anna Paola Concia che sarà candidata al Senato in Abruzzo. Su Twitter infatti scrive: "Sono candidata in Abruzzo n.3 al Senato . Sono felice di tornare nella mia terra. Grazie a chi mi ha sostenuta".

Polemica rientrata in Puglia
- Nel corso della giornata non è mancato uno scontro, poi rientrato, tra la direzione nazionale e il segretario del Pd pugliese, Sergio Blasi, che era arrivato a minacciare le proprie dimissioni. "Il partito democratico ha tradito lo spirito delle primarie" aveva dichiarato in un primo momento Blasi, che però nel tardo pomeriggio ha fatto retromarcia, spiegando che nel corso della discussione aveva ipotizzato un suo passo indietro, ma che "il confronto è proseguito positivamente con la valorizzazione del risultato delle primarie e della qualità delle proposte venute dal territorio grazie al lavoro costruttivo svolto con il gruppo dirigente nazionale e, in particolare, con Pierluigi Bersani".

Meno tre giorni alla presentazione delle liste - E' così cominciato il conto alla rovescia per le elezioni politiche 2013. Mancano infatti solo tre giorni all'apertura degli uffici del Viminale per la presentazione dei simboli e delle coalizioni, con tanto di indicazione del capo della coalizione. Ad oggi le coalizioni sono tre: Pd-Sel-Psi-Centro democratico; Pdl-Lega-Grande Sud; Scelta civica Monti-Fli-Udc. 'Rivoluzione civile' di Ingroia dovrebbe presentarsi con un'unica lista. Idem per il Movimento 5 Stelle di Grillo. Incerta la collocazione della lista radicale 'Amnistia, giustizia, libertà".

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